«La Regione Toscana dovrà rispondere alla Commissione europea che, su mia richiesta, si metterà in contatto con le autorità locali per verificare se eventuali finanziamenti del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) alla comunità degli orrori, il Forteto, abbiano rispettato le disposizioni definite nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue».
L'eurodeputato toscano del gruppo Europa della Libertà e della Democrazia, Claudio Morganti, invita di nuovo la Regione Toscana a fare chiarezza sul caso del Forteto, la cooperativa agricola del Mugello, i cui responsabili sono stati denunciati per abusi sessuali sui minori che avevano in affidamento. L'europarlamentare indipendente aveva chiesto, in un'interrogazione parlamentare all'Esecutivo comunitario, di controllare se il Forteto non fosse stato finanziato con fondi Ue e se non fosse il caso di fare leva direttamente sulle istituzioni locali.
«Mi sembra evidente – dichiara Morganti – che già gli articoli 24, sui diritti dei minori, e 34, sul lavoro minorile, siano stati violati, e la lista purtroppo non finisce qui. La Giunta Regionale, senza alcuna vergogna, afferma che il Forteto aveva i requisiti di accesso e anche la cosiddetta "moralità professionale", per aggiudicarsi i fondi pubblici, e che "interromperli sarebbe un atto illegale'', ma ora dovrà vedersela con l'Europa, che presto si attiverà per fare le sue verifiche.
Adesso – termina – spetta all'Ue fare pressione sulla Regione Toscana, affinché questo scandalo finisca e la comunità lager si ripulisca da quegli orchi che sono diventati l'incubo di tante giovani vittime innocenti».
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