Valorizzazione complessiva del mercato di San Lorenzo e riduzione dei banchi. Sono due, a quanto si apprende, dei principali temi al centro di una serie di incontri, tenuti ieri, tra il sindaco di Firenze Matteo Renzi e alcuni operatori e rappresentanti delle categorie di San Lorenzo. Tra le persone incontrate dal primo cittadino ci sono Gianluca Naldoni (Confesercenti), Marcello Toschi (Cisl), Fabrizio Guarducci (presidente dell'istituto Lorenzo dè Medici), Paola Besutti e Alessandro Savorelli dell'associazione Insieme per San Lorenzo.
Sempre a quanto si apprende, anche a seguito di questa fase di confronto, a breve sarà presentato il progetto di riqualificazione del mercato. Oggi, tra l'altro, il sindaco Renzi parteciperà ai tradizionali festeggiamenti per San Lorenzo. E sugli incontri di ieri interviene, in una nota, il consigliere comunale del Pdl Marco Stella che definisce il sindaco un «un novello Cesare, 'dividi et impera'. Come Caio Giulio Cesare, Matteo Renzi da Rignano segue la logica perseguita dal senatore romano: il modo migliore per evitare che popoli sottomessi si coalizzassero e si ribellassero all'invasore era far sì che rivaleggiassero tra di loro concedendo a chi un privilegio e a chi un altro». «Oggi (ieri per chi legge, ndr)- prosegue -, in diversi orari della giornata, il sindaco Renzi ha convocato in colloqui singoli alcuni soggetti che operano in San Lorenzo, ambulanti, residenti e altri che hanno delle attività, oltre ad alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria. Perchè questa scelta a dir poco bizzarra? E ancora più bizzarro è il fatto che non tutte le sigle sindacali che rappresentano il commercio su area pubblica siano state convocate». Per Stella «Renzi rappresenta il peggior modo di fare politica, arrogante e presuntuoso, con la solita spocchia si può dire che oggi abbia fatto dei veri e propri inviti ad personam». «Siamo all'assurdo - continua il consigliere del Pdl -, non solo il sindaco ha scelto di voler togliere oltre 250 attività su area pubblica dal centro, ma ora pretende anche di scegliersi gli interlocutori per parlare di San Lorenzo. Se si parla di San Lorenzo lo si faccia ad un tavolo dove tutti sono rappresentati, alla luce del sole e non in stanze chiuse. Chiudere 250 attività - conclude - significa mettere per strada oltre 1000 persone. Renzi passerà alla storia per aver effettuato il più grande licenziamento di massa mai avvenuto».
fonte: ANSA
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