di Claudio Martini - In questi giorni di tedio forzato una delle poche libertà che ci restano è fare una passeggiata su Facebook (o magari anche sul nostro sito n.d.r.). Da qualche giorno, nel panorama deprimente del social più famoso al mondo, spicca un gruppo che si è fatto porta bandiera di un pensiero positivo ed è Firenze Night Life 1980/2000.
Questa pagina è, per quelli nati a cavallo fra gli anni 60 e 70, un amarcord di emozioni, i volti e i nomi che trovi rappresentano la storia della movida fiorentina. Scorrendo quei post e pensando agli ultimi anni, non solo la nostalgia ti assale, ma anche il dispiacere per chi, più giovane di noi, non l’ha vissuta e forse non la vivrà mai.
Sicuramente i posteri ci ricorderanno come la Generazione Peter Pan, una generazione che ha vissuto quella “sbornia” chiamata anni ottanta, quel frullatore di idee che ha creato i Versace, gli Armani, i Dolce e Gabbana, quella stagione che oggi rivive anche sulle passerelle ma non nella notte.
I perché sono molteplici e saranno i sociologi a dircelo ma una cosa è certa quel tempo non tornerà mai più e questo, tutto sommato, è anche giusto.
Quella Firenze non fu fatta da noi giovani di ieri, quella Firenze nasceva sulle macerie delle balere, dei Night Club. Fu in quel momento che uomini già grandi, uomini che avevano vissuto l’età dell’oro dei gruppi musicali nati nelle cantine, si inventarono la Discoteca, inventarono la Dolce Vita 2.0.
Questi nomi sono come quelli dei grandi esploratori che partiti per una meta sconosciuta arrivarono in luoghi meravigliosi, queste persone rispondono a nomi semplici come Armando, Fulvio, Roberto ma il loro cognomi dovrebbero appartenere alla storia fiorentina e sono Casodi, Cecconi, Cherici, Pacini.
Furono questi uomini geniali che, intuendo la fine di un’epoca seppero reinventarsi con i vari Yab Yum, club67, FullUp, Arcadia, la lista è così lunga che mi perdoneranno se dimentico qualcuno.
Ed è in quei locali che molti degli Amministratori della pagina iniziarono i loro primi passi, chi da fighetto di buona famiglia, chi da aspirante DJ e molti iniziarono semplicemente come Boss di qualche Compagnia (oggi si chiamano PR).
Se questi OldBoy della notte sapranno trovare la loro Terra Promessa, allora Firenze vivrà una nuova notte scintillante che accenderà una luce in fondo a questo tunnel, che è nato molto prima della quarantena.
Fare una giratina sulla pagina è sicuramente, anche per i più giovani, un bagno di colori e gioia e siamo certi che i vari Leandro, Niccolò, Pino e tutti gli altri sapranno trovare il bandolo di questa arruffata matassa chiamata Notte Fiorentina e regalarci la Dolce Vita 3.0.
Claudio Martini
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