Querce e aceri campestri, ma anche alberi da frutto come meli e susini. E poi ginestre, rose canine e biancospini. Sono cinquecento, tra arbusti e alberi, le nuove piante che dal mese di settembre, con il ritorno del fresco, saranno collocate nella frazione di Grassina (Firenze).
Troveranno casa lungo la sponda destra dell'Ema, dirimpetto a Borgo Bartolini, dove sta prendendo forma il nuovo parco urbano previsto dall'amministrazione comunale con un investimento di oltre 300mila euro, finanziato per intero grazie al “bando periferie” del precedente governo.
I lavori si sono aperti all'inizio di giugno e stanno procedendo secondo cronoprogramma. Dopo la pulizia dell'area, ampia un ettaro, che era invasa da specie infestanti, sono stati tracciati i percorsi per la viabilità interna al parco. Effettuati anche gli scavi che ospiteranno le tubazioni per l'acqua e l'elettricità. Nel mese di agosto, approfittando del meteo favorevole che assicura il terreno asciutto, saranno portati a termine questi interventi preliminari e preparatori. Passata l'ondata più accentuata di caldo, a settembre, si procederà con le nuove piantagioni.
Saranno messi a dimora ben 392 arbusti, con una scelta che è ricaduta su specie del luogo e autoctone, che garantiranno una fioritura estiva colorata, scenografica e scalare: prima sbocceranno i prugnoli e poi a seguire fioriranno i biancospini, le ginestre e le rose canine. Quanto agli alberi, invece, tanto per cominciare saranno piantate una quindicina di querce “cerri”. Anche la scelta delle alberatura ha privilegiato specie locali, più resistenti e restie ad ammalarsi. Saranno messi a dimora anche una trentina di alberi più piccoli, tra aceri campestri e salici da vimini, caratteristici della campagna toscana, che creeranno dei filari per restituire il panorama degli agricoli locali. Una quarantina, inoltre, gli alberi da frutto che saranno installati, tra peri, susini e meli.
Il progetto, realizzato dallo studio “Giardini associati” con il coordinamento e la supervisione degli uffici tecnici del Comune, prevede inoltre la creazione di spazi attrezzati, percorsi pedonali e pedane in legno per garantire la continuità tra la campagna e il fiume Ema, l'installazione di giochi per bambini utilizzabili anche da portatori di handicap. In programma anche la creazione di un luogo di intrattenimento per i giovani, una sorta di arena all'aperto in legno con sedute. Spazio anche per gli amici a quattro zampe, con la realizzazione di un'area cani attrezzata con panchine e fontanelle per cani e padroni.
“Una volta terminato – dice il sindaco Francesco Casini –, il parco urbano sarà una bellissima piazza verde per tutti i grassinesi e non solo. Un luogo di svago e benessere per i cittadini di ogni età, con attrezzature moderne e funzionali e una riqualificazione ambientale di grande pregio che restituisce finalmente alla comunità un'area inutilizzata da anni. Grazie ai camminamenti interni e alla cerniera della pista ciclabile, Grassina avrà così un unico grande polmone verde che dal giardino adiacente alla Casa del popolo arriverà fino a Ponte a Niccheri”.
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