Il consigliere regionale Gian Luca Lazzeri, del gruppo consiliare Più Toscana, ha oggi denunciato tramite un comunicato stampa le condizioni di precarietà in cui versa la sanità toscana. L’ospedale di Careggi, dopo essere stato un’eccellenza nazionale, si trova, da qualche mese, a dover far fronte alla cosiddetta Spending Review statale, “imposta” dall’UE ai paesi membri fortemente indebitati. La revisione della spesa da parte dello stato ha come diretta conseguenza il blocco del turn-over, ossia coloro che vanno in pensione non vengono sostituiti.
Come spiega il membro della IV commissione “Sanità” Gian Luca Lazzeri, tutto ciò ha prodotto un disservizio o addirittura, in alcuni casi, ha aggravato le condizioni dei pazienti che si sono rivolti all’azienda ospedaliera fiorentina. A tal proposito il consigliere si è così espresso: “Più di 70.000 euro di risarcimenti danni versati dall’azienda ospedaliera universitaria di Careggi negli ultimi 30 giorni. Fra i risarcimenti liquidati – spiega – ne è presente anche uno di 51.329 euro per danni subiti in seguito alle prestazioni ricevute da un paziente durante un ricovero nel reparto di ortopedia. Casi analoghi a quelli che hanno portato a rimborsi nei reparti di Urologia (12.484 euro) e Cto (più di 6.000 euro)”.
Un’ondata di risarcimenti che spinge il consigliere a denunciare la situazione di carenza di organico dei presidi ospedalieri dell’area fiorentina. I medici e gli infermieri, che svolgono già un lavoro intrinsecamente stressante, sono costretti a fare un numero enorme di ore di straordinario. La mancanza di un adeguato riposo, che il mestiere delicato che compiono richiederebbe, porta gli operatori del settore sanitario ad un livello di stress che incide sulla qualità delle loro prestazioni.
“Nel corso degli ultimi anni – spiega il consigliere regionale – attività aggiuntiva e ordine di servizio sono diventati una routine per il personale medico che finora nella provincia di Firenze ha dovuto svolgere 837 ore di straordinario, che a giugno saliranno a quota 900 vista l’assenza di personale registrata nei laboratori d’analisi aziendale del Serristori di Figline. Questa situazione – commenta – potrebbe sottoporre a forti condizioni di stress i medici costringendoli a turni di lavoro che non possono e non devono diventare routine. Chiediamo, perciò, all’azienda sanitaria di provvedere al più presto a colmare eventuali carenze e sbloccare la situazione coprendo pensionamenti, assistenze parentali e assenze prolungate in vista delle ferie estive”.
In conclusione, Gian Luca Lazzeri si sofferma sul fatto che le ore di straordinario, che colmano la mancanza di personale, porterebbero ad un aumento dei costi anziché a un risparmio: “L’attività aggiuntiva è stata e sarà retribuita, legittimamente, con costi superiori a quelli dell’attività istituzionale pari a 60 euro l’ora, il che equivarrà a una spesa di 56.000 euro per l’azienda sanitaria”.
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione