"Il Comune smetta di ripetere a tutti di stare sereni. Noi non ci stiamo affatto perché la nuova invenzione del Sovrintendente del Maggio Bianchi fa solo tremare i polsi: 12 pre-pensionamenti che rischiano di diventare i nuovi esodati".
Esordisce così Tommaso Grassi, capogruppo in Comune di Firenze riparte a Sinistra con Sel, Fas e Prc.
"Nella scorsa settimana - racconta il consigliere - i sindacati della Fondazione del Maggio musicale sono stati convocati dalla dirigenza e hanno avuto l'amara sorpresa di scoprire che il Sovrintendente Bianchi ha introdotto l'avvio, per 12 dipendenti, della procedura di prepensionamento. L'ha fatto prima di compiere la messa in mobilità tramite licenziamento e trasferimento ad Ales, questione ancora avvolta da mistero e incertezza sulle future condizioni occupazionali e salariali di altre 40 persone. Ma anche seguendo un criterio di scelta discutibile".
"I dipendenti che rischiano di diventare i nuovi esodati sono stati scelti solo sulla base della loro posizione contributiva e non sulla funzione e sulla loro produttività. Per questo – incalza il consigliere - non capiamo perché la Giunta si nasconda dietro al fatto di non avere abbastanza elementi per esprimersi. Serve altro per capire che è uno scandalo? Ci aspettiamo risposte per sapere come sia concepibile che, di fronte a un cambio così rilevante della procedura da parte del Maggio, in Comune, come ha dimostrato la risposta dell'assessore Gianassi, nessuno fosse stato messo a conoscenza e ancora oggi si dice che da parte della Giunta devono essere raccolte informazioni".
Grassi incalza puntualizzando come le cose, secondo lui, non tornino visto che "potrebbe a questo punto essere stato il sindaco, che è anche presidente del comitato di indirizzo della Fondazione, a non informare la Giunta. Oppure - ipotizza - siamo di fronte a una dirigenza del Maggio che agisce in piena autonomia. O, ancora peggio, risponde ad altri che non rappresentano gli enti soci? In ognuno di questi casi siamo fortemente preoccupati e vogliamo chiarezza. Immediatamente". "Anche perché è scandaloso che si tenti nuovamente di usare il periodo natalizio, di feste, e di minor attenzione mediatica e politica, proprio guarda caso quando è sospesa l'attività del Consiglio, per portare avanti piani di smantellamento della Fondazione e di licenziamenti che non possiamo accettare. Si blocchi tutto e se qualcuno ha cambiato idea lo comunichi al Consiglio, visto che meno di 20 giorni fa il Sindaco aveva delineato in aula quella che sarebbe stata la procedura dei 53 trasferimenti ad Ales, sui quali tuttora a detta anche della dirigenza della Fondazione non ci sono certezze nonostante i tweet e le rassicurazioni anche del Ministro Franceschini, a cui noi abbiamo sempre creduto poco" conclude Grassi.
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