L'accordo preliminare tra Unipol e Toscana Aeroporti per l'acquisto dei terreni di Castello (limitrofi all'aeroporto di Firenze) è un altro passo che favorisce la strada al nuovo stadio della Fiorentina e cittadella viola.
La società dello scalo fiorentino, ovviamente, ha posto due condizioni per l'effettivo acquisto: il via libera definitivo alla realizzazione della nuova pista parallela al raccordo autostradale (conformità urbanistica dell'opera) e l'approvazione della variante al Piano Urbanistico Esecutivo di Castello – PUE (che con i volumi a costruire determina il valore immobiliare).
La prima condizione è di competenza della Regione Toscana (su richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) , mentre la seconda del Comune di Firenze.
Se la variante al PUE è quasi pronta ed attende nei cassetti di Palazzo Vecchio le ultime limature, sulla conformità urbanistica della nuova pista il percorso è più periglioso. Sul Masterplan dello scalo fiorentino pendono una serie di ricorsi al TAR da parte dei comuni della Piana che, oltretutto, nella pianificazione urbanistica dei limitrofi si evidenziano previsioni che per ora sono incompatibili con la nuova pista.
Certo è che se le due condizioni verranno soddisfatte e si arriverà all'acquisto vero e proprio dei 123 ettari di Castello, i ricorsi di NIT (Nuove Iniziative Toscane - società immobiliare controllata dal Gruppo Unipol per l'attuazione del PUE in essere ed oggetto di variante) col passaggio di proprietà andrebbero tutti a decadere.
La nuova Mercafir avrebbe una casa, sia sulla carta e sia nei fatti. Con l'acquisizione dell'area al confine con Sesto (che la variante al PUE di Castello disegna su misura per accogliere i nuovi mercati generali) da parte del Comune di Firenze (che la comprerebbe da Toscana Aeroporti), si libererebbero i 48 ettari dove va ad insistere il progetto del Nuovo Stadio e cittadella viola.
Per ACF Fiorentina, come spiegò in una nota del 28 dicembre 2017, il completamento del progetto definitivo dell'impianto sportivo ed opere connesse potrà avvenire solo “entro sei mesi dall’approvazione della variante di piano per la ricollocazione di Mercafir”.
Quindi ACF si “accontenta” del trasferimento dei mercati alimentari generali sulla carta. La variante (che ricolloca la Mercafir) e la delibera (che fissa il termine ultimo per completare la documentazione della cittadella viola) arriveranno a breve.
La strada affinché la conferenza dei servizi decisoria dia il sì definitivo all'opera dei Della Valle si fa meno tortuosa. “Sulla carta”...
Donato Mongatti
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