Taulant Pasho, il 33enne figlio maschio dei coniugi albanesi Shpetim e Teuta Pasho, 54 e 52 anni, i cui cadaveri mutilati sono stati trovati nei giorni scorsi lungo la superstrada Fi-Pi-Li, a ridosso della recinzione del carcere fiorentino di Sollicciano, è detenuto in un carcere della Svizzera.
Attualmente Pasho è detenuto in un istituto penitenziario nel Cantone Argovia dal 16 ottobre 2020, per furto con scasso e violazione di domicilio.
La conferma è arrivata agli investigatori dell'Arma dei Carabinieri di Firenze che avevano diramato le ricerche. L'uomo è al centro di una serie di accertamenti e verifiche da parte degli inquirenti coordinati dal pubblico ministero Ornella Galeotti.
L'inchiesta sta ricostruendo tutta la vicenda della misteriosa scomparsa della coppia albanese con il loro macabro ritrovamento dopo essere stati uccisi in circostanze ancora tutte da chiarire, fatti a pezzi e finiti in quattro valigie.
Taulant Pasho si è reso irreperibile dal novembre 2016, quando evase dagli arresti domiciliari, dove si trovava per reati di droga, per rendersi latitante.
I suoi genitori sono scomparsi il 2 novembre 2015, lo stesso giorno Taulant era uscito dal carcere di Sollicciano, dove era finito per droga.
Intanto la Procura di Firenze ha provveduto a far effettuare l'internazionalizzazione di un provvedimento di carcerazione definitivo a carico di Taulant. Latitante in Italia dal novembre 2016, Pasho deve scontare 3 anni e 11 mesi circa di reclusione per reati di droga.
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