''Uno piu' uno fa tre''. E' lo slogan scelto dall'Anci Toscana per sostenere il si' ai referendum consultivi che gia' entro fine mese potrebbero portare quattro coppie o gruppi di Comuni toscani a fondersi. Quattordici comuni andranno al voto il 21 e 22 aprile, due a giugno ed altri diciotto, lavori in corso permettendo, forse in autunno. Cosi', dal prossimo anno, nella Toscana dei campanili, potrebbero estinguersi dagli 11 ai 21 Comuni: non piu' 287, ma 276 o 266. Si vota a Figline e Incisa Valdarno in provincia di Firenze, che tre anni fa sono stati i primi ad avviare questo percorso poi emulato da altri, per formare un nuovo comune di oltre 23 mila abitanti. Si vota a Castelfranco di Sopra e Pian di Sco' in provincia di Arezzo (9.616 abitanti), a Fabbriche di vallico e Vergemoli a Lucca (848 abitanti) e a Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Portoferraio, Porto Azzurro, Rio nell'Elba e Rio Marina all'Isola d'Elba (32.177 residenti). Se i cittadini daranno il via libera e il Consiglio regionale sancira' poi la fusione, saranno dieci i Comuni ed altrettanti i sindaci in meno, 16 assessori contro 44, 56 consiglieri contro 186. L'Irpet ha calcolato, tra economie di scala e costi della politica, un risparmio di 600 mila euro l'anno, che potrebbero crescere con la riduzione, negli anni successivi, di parte del personale. Solo per Incisa e Figline Valdarno si libereranno 27 milioni di investimenti bloccati dal patto di stabilita' e 12 milioni e 700 mila euro, in dieci anni, saranno gli incentivi statali e regionali.
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione