«I giocatori interrogati sono sereni? Noi parleremo con i deferimenti». Il procuratore Stefano Palazzi, uscendo dalla Procura federale di via Po, non si sbilancia sull'inchiesta sul Calcioscommesse che sta conducendo con il suo pool.
«Abbiamo programmato l'attività in tronconi - ha spiegato Palazzi - ciò che è stato definito in base al materiale ricevuto (sono arrivate soltanto le carte della Procura di Cremona) lo chiuderemo al più presto. Nella scorsa estate abbiamo impiegato un mese e mezzo per i deferimenti dal momento in cui abbiamo ricevuto il materiale dalla Procura di Cremona». I primi deferimenti arriveranno tra la fine di aprile e la prima settimana di maggio, con il primo processo che dovrebbe svolgersi entro giugno, mentre un altro potrebbe tenersi dopo gli Europei. «Sarà un periodo intenso, ma siamo attrezzati. Non siamo preoccupati», ha aggiunto il procuratore, che ha sottolineato anche lo spirito di collaborazione con i pm delle procure della Repubblica di Cremona, Napoli e Bari, che stanno conducendo le diverse inchieste. «Ringrazio il pm Di Martino, ma anche Laudati e i colleghi napoletani che stanno svolgendo un gran lavoro - ha aggiunto -. Siamo costantemente in contatto con loro, hanno una sensibilità eccezionale riguardo i problemi tempistici della giustizia sportiva».
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