È in atto un grave tentativo di truffa ai danni dei cittadini di Firenze e dei comuni limitrofi di Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Calenzano, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Scandicci e Signa: alcune persone dotate di pettorine che richiamano ad una nota impresa di trasporti e di consegne a domicilio si stanno presentando nelle case, recapitando lettere su carta intestata che riproducono una ordinanza falsa firmata dal sindaco Matteo Renzi e chiedono 10 euro per uno sconto del 16% sulla Tares.
Chi ha già pagato i 10 euro può rivolgersi al Nucleo anti-degrado della Polizia municipale, chiamando il numero 055-416976 per la restituzione e il risarcimento del danno.
“Invito tutta la popolazione alla massima allerta - ha detto il sindaco Renzi -. State molto attenti a questo genere di truffa: il Comune non chiede mai direttamente soldi ai cittadini suonando alla porta”. “Consiglio i cittadini a diffidare da qualunque iniziativa che desti il minimo sospetto - ha continuato il sindaco -. Qualsiasi iniziativa del Comune viene ufficialmente comunicata ai cittadini con anticipo”.
Nella lettera si cita una fantomatica delibera comunale n. 452 (oggetto “Provvedimenti urgenti per la lotta all’inquinamento atmosferico causato dal particolato PM10. Primo modulo”) secondo la quale sarebbe possibile, previo immediato pagamento di un contributo anti-inquinamento di 10 euro, di ottenere uno sconto del 16% sulla Tares (la tassa comunale sui rifiuti e sui servizi introdotta nel 2011 con il Decreto Salva Italia).
L’intera procedura, individuata tempestivamente come anomala da alcune persone e segnalata tramite il Contact Center 055.055 e la rete degli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP), è priva di qualsiasi fondamento giuridico e amministrativo e costituisce palesemente un tentativo truffaldino di estorcere soldi ai cittadini.
Mentre sono in corso le indagini per chiarire i fatti e le relative responsabilità penali, il Comune di Firenze invita tutti i cittadini a non prestare credito a queste persone e a darne immediata comunicazione al Comune, alla magistratura e alle forze dell’ordine. Inoltre, chiede agli organi di informazione di prestare la massima collaborazione alla diffusione di tale notizia di pubblica utilità, al fine di sventare questo ignobile tentativo di truffa che, come sempre, finisce per colpire le fasce più deboli della popolazione, in particolare gli anziani.
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