Immersione, oggi, di subacquei e periti biologi della Procura di Grosseto all'Isola del Giglio, per verificare lo stato dei fondali intorno al relitto della Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio 2012. L'ispezione subacquea rientra in uno dei filoni di indagine dei pm del capoluogo maremmano, che indagano per il reato di presunto disastro ambientale. L'inchiesta e' stata aperta nell'aprile scorso a seguito di un rapporto dell'Arpat, e vede indagato il comandante Francesco Schettino. L'ispezione dei subacquei e dei periti della Procura dovra' approfondire alcuni aspetti delle indagini che i pm grossetani stanno svolgendo. Il rapporto di fine marzo dell'Arpat ha evidenziato che lo strusciamento dello scafo sul fondale ha causato danni a flora e fauna. Il fascicolo per disastro ambientale e' separato dagli altri che riguardano la posizione processuale del comandante della Costa Concordia. Proprio domani riprende, al Teatro Moderno di Grosseto, il processo a Schettino, accusato di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e abbandono della nave. Gli altri cinque imputati hanno chiesto e ottenuto il patteggiamento: si tratta degli ufficiali Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, del timoniere Jacob Rusli Bin, dell'hotel director Manrico Giampedroni e di Roberto Ferrarini, direttore dell'unita' di crisi di Costa Crociere.
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