''Vinco io se non ci sono loro... Non puo' funzionare che candidano uno, un utile idiota che porta voti, e poi governano loro, non esiste! Mi chiamano solo in campagna elettorale e poi mi dicono vattene. Basta! Da domani non esisto piu' per loro...'' così il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ospite a Bersaglio mobile di Enrico Mentana su La 7.
CONGRESSO PD ENTRO IL 7 NOVEMBRE - Renzi è anche tornato a chiedere al segretario Guglielmo Epifani di fissare il congresso del Pd entro il 7 novembre. "C'e' una norma statutaria che impone di fare il congresso entro il 7 novembre", ha spiegato a Bersaglio mobile, su La7, "e sono certo che Epifani non andra' oltre". Poi c'e' il tema delle regole. "Le regole ci sono, devono decidere se faranno i respingimenti, se diranno 'portami il certificato medico' o se il partito si apre", ha sottolineato. Detto questo, il fioretto estivo e ' anche sulle regole del Pd. Facciano le regole che vogliono", ha chiarito.
IL RICHIAMO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - ''Dicono 'Napolitano parlava a te', no, io dico che parlava al paese, ma se anche Napolitano mi dicesse 'hai sbagliato' io lo ascolterei perche' ho grande stima di lui. Quello che mi fa invece arrabbiare e' la strumentalizzazione''
L'AUTO - "Viaggio con Volkswagen perchè mi trovo meglio" ha risposto Renzi ad una domanda su una battuta dell'Ad di Fiat Sergio Marchionne.
MAGGIORDOMO DELLA POLITICA - "Non ho silurato nè Marini nè Prodi, qualche grillino ha votato Prodi e anche qualcuno di Scelta civica, ora è sempre colpa di Renzi, sono il maggiordomo della politica" ha risposto a Marco Travaglio ospite in studio. "Marini non era spendibile - ha aggiunto il sindaco - poi aveva incentrato la sua campagna elettorale sul fatto che fosse cattolico e questo non va bene perchè un politico non è bravo perchè è cattolico".
"MI HANNO PROPOSTO DI GUIDARE IL PAESE" - Renzi parla a ruota libera dei retroscena sull'elezione del Capo dello Stato. "In quel momento sembrava che Giuliano Amato dovesse diventare Presidente, poi è arrivata la proposta del Pd e in quelle ore convulse mi chiamarono Fassino e Veltroni per chiedermi la disponibilità a guidare il Paese - ha detto Renzi - Ho chiamato Enrico Letta, del quale sono amico, per parlarne. Poi ho chiamato Alfano che mi ha passato Berlusconi che mi ha spiegato con chiarezza la sua posizione, non c'era nessun veto su di me ma non c'era la disponibilità a votarmi" ha detto Renzi tentando di imitare l'accento milanese del Cav". Poi Renzi ha parlato del suo eventuale incarico: "Se il presidente Napolitano mi avesse chiamato avrei accettato. Se oggi Letta per qualsiasi caso dovesse dimettersi non mi renderei disponibile perchè credo che un politico che vuole guidare il Paese debba confrontarsi con gli elettori"
MARIO GOMEZ - "Con la Merkel abbiamo parlato anche di Mario Gomez, lei è una grande intenditrice di calcio" ha detto Renzi parlando della sua visita alla Cancelliera tedesca.
OBAMA - "Ho parlato per 92 secondi con il Presidente degli Stati Uniti" parlando ancora dell'incontro con Angela Merkel.
L'ATTACCO AL CORRIERE - "Sul tema dell'editoria, finanza e politica si gioca buona parte delle sorti del Paese e ho visto oggi il Corriere attaccare la famiglia Ligresti quando non aveva mai scritto niente in passato"
PROCESSO BERLUSCONI - "La vicenda di Berlusconi si scioglierà il 30 luglio, sono uno di quelli che pensa che sia una sconfitta per il centrosinistra non averlo mandato fuori dalla scena politica il 25 febbraio. E' un bravo comunicatore, ha fatto passare l'Imu come fece con l'Ici".
D'ALEMA - "Rispetto l'opinione di D'Alema, lui e' uno di quelle persone che le cose mi l'ha dette in faccia, come io gli ho detto in faccia di andare a casa" ha detto Renzi riferendosi al fatto che l'ex premier si è detto contrario ad una sua elezione a segretario Pd
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