''Coronavirus a New York? In un certo senso è peggio dell'11 settembre. Abbiamo 2.000 morti. Io voglio paragonarla all'Italia dove però ci sono 10mila morti. Con mia moglie e mia figlia siamo a casa. Mediacom? Fino ad oggi un solo caso positivo, nella Fiorentina ne abbiamo avuti dodici".
Così, ieri, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso a 'La Politica nel Pallone su Gr Parlamento Rai. "Abbiamo cominciato con fondi di donazione agli ospedali, ora siamo già arrivati oltre i 700mila euro raccolti e la più grande cosa che abbiamo fatto in Toscana, molte donazioni anche dall'America, oltre 2000 donatori, piccoli e grandi. Una cosa bella, noi alla Fiorentina abbiamo avuto 12 casi e per fortuna stanno tutti bene", ha aggiunto Commisso da New York che ha voluto mandare un "grande grazie a chi sta in prima linea in Italia, ai nostri dottori, infermieri e chi mette la loro vita a rischio e spero che anche al mio paese in Calabria, a Gioiosa Ionica, stanno tutti bene".
"Nuovo stadio? Voglio dire ai fiorentini – ha spiegato Commisso - che dietro la società c'è una azienda importante che è la Mediacom. La forza della Fiorentina nasce dalla Mediacom, non tutti hanno questa forza. Vedremo cosa si potrà fare col governo, il calcio è un grande patrimonio. Il primo giorno ho iniziato a parlare di stadi, sono da rinnovare o fare nuovi. In Italia gli impianti sono vecchi perché costruiti tanti anni fa, siamo in ritardo per quello che vedo negli Usa ma anche in Francia, Spagna, Germania e Inghilterra"."Credo che con questa crisi la politica aiuterà noi che vogliamo investire per fare nuovi stadi e ristrutturarli. Una legge nuova si farà. Volevo fare fast, fast, fast ma ho incontrato la burocrazia italiana. Devo fare con le leggi italiane che accetto, ma solo quelle di Dio non si possono cambiare. Siamo in prima linea per aiutare e fare qualcosa in Italia il prima possibile. E' importantissimo lo stadio, lo voglio dire forte. Oggi le macchine non sono quelle di novant'anni fa, oggi sono più moderne e veloci. Questa cosa deve essere capita", ha proseguito Commisso.
Il rinnovo di Chiesa? "Ora non gli posso nemmeno parlare. Ho parlato con i dottori e qualche dirigente, ma non posso parlare con tutti. Vedremo, adesso non ci possiamo nemmeno sedere vicini faccia a faccia". "I tempi sono rimandati a quando ci sarà l'opportunità di parlarsi e incontrarsi", ha aggiunto il patron del Club viola.
Infine il Presidente della Società gigliata ha affrontato il tema degli stipendi dei calciatori e il blocco degli emolumenti da parte della Juventus: "Quella adottata dalla Juventus è una buona iniziativa e va presa ad esempio, per quanto ci riguarda abbiamo una situazione di grande solidità ma anche noi stiamo studiando un'azione per il bene del club e il futuro, dato che bisogna vedere come il calcio andrà avanti".
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