Potremmo scrivere che la vittoria di misura sul Cittadella costituisca il classico brodino per i tifosi della Fiorentina, ma il clima torrido di questi giorni ci consiglia di cambiare metafora. La società viola, complice il progressivo disimpegno della famiglia Della Valle, sta pesantemente ridimensionando i propri obiettivi ed il grigio piazzamento a metà classifica ottenuto negli ultimi due anni potrebbe divenire una costante nelle stagioni a venire.
Quasi uno scempio per uno dei club piu' importanti del calcio italiano per storia e ambiente, un peccato mortale se si considera che la Fiorentina, risorta dal fallimento di Cecchi Gori, una volta assestatasi in serie A e al lordo delle penalizzazioni ha ottenuto quattro qualificazioni in Champions consecutive. Il rapporto tra la città e i Della Valle è ai minimi termini, e la domanda che Andrea ha rivolto alla tifoseria e alle istituzioni locali due settimane fa (Ora ho bisogno di sapere con estrema chiarezza che cosa la città, sindaco in testa, e i tifosi veri vogliono e si aspettano per il futuro della Fiorentina) merita la piu' semplice delle risposte: il desiderio unico e improcrastinabile è avere una squadra competitiva e all'altezza di 85 anni di storia gloriosa.
La strada imboccata va però in senso opposto, perchè la Fiorentina, inutile nasconderlo, sta smobilitando. Sono partiti Frey, Mutu e D'Agostino, e non è stato mosso un dito per trattenere Donadel, Santana e Comotto andati via gratis. Sei titolari a cui vanno aggiunti Gilardino e Montolivo il cui futuro è inevitabilmente lontano dalla Toscana (Genoa ed estero) e Vargas per il quale Corvino attende soltanto l'offerta adeguata. Praticamente l'intera formazione titolare, se si esclude Jovetic che si salva da radio-mercato solo perchè reduce da un anno di inattività e perchè, nel fuggi-fuggi generale, la società vuole affidare alle sue talentuose spalle la ricostruzione dell'undici viola. In compenso sono arrivati calciatori di buon livello come Lazzari e Kharja (in comproprietà), Munari (svenduto dal Palermo) e tre curiose promesse come il brasiliano Romulo, il centrale Nastasic e Rozzio dalla Canavese. L'approdo di Bovo in prestito dal Palermo è saltato per l'inserimento del Genoa e sarebbe comunque un successo se Alessio Cerci, inseguito dal Manchester City, rimanesse con i gigliati. I sostituti di Gilardino sono affidabili, ma nella migliore delle ipotesi la Fiorentina riuscirà a contenere lo svilimento tecnico dell'organico, perchè Maxi Lopez e Gaston Ramirez - non facilmente vendibili da Catania e Bologna - sono ancora da testare al di fuori della provincia calcistica. Le altre ipotesi, Amauri in testa, sono impraticabili per i costi di gestione. Corvino è persona estremamente capace, sta a lui ingegnarsi per ridurre la perdita di competitività della squadra, ma in questo caso serve che si ingegni al massimo dello sforzo e richiedendo, perchè no, un pizzico di fortuna. E che Mihajlovic sappia far rendere oltre ogni limite il materiale umano messogli a disposizione, con i calciatori pronti a strapparsi letteralmente la maglia di dosso seguendo l'esempio del redivivo Jovetic.
fonte: tuttomercatoweb.it - di Alessio Calfapietra
Quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Edito da Giornalistifiorentini srls Copyright ilsitodiFirenze.it - Tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de ilsitodiFirenze.it - Direttore: Matteo Calì
Realizzazione sito web Firenze | Realizzazione sito web Massa | Realizzazione sito web Roma | Realizzazione sito web Perugia | Realizzazione sito web Bari | Realizzazione sito web Italia | Trame Digitali digital agency