Un ulteriore passo avanti per l’ampliamento del sistema tranviario fiiorentino. Sono state infatti inviate al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le richieste di finanziamento per le estensioni delle linee tranviarie verso Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio per complessivi 12,8 chilometri.
Tecnicamente si tratta delle istanze di accesso alle risorse previste dal “Fondo per il rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese” finalizzato specificatamente allo sviluppo dei sistemi di trasposto pubblico di massa su sede propria. La giunta comunale nell'ultima seduta, su proposta dell’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti, ha infatti preso atto dei progetti di fattibilità tecnico ed economica della linea 2.2 Aeroporto-Polo Scientifico di Sesto Fiorentino e della linea 4.2 tratta Le Piagge-Campi Bisenzio presentati dal raggruppamento temporaneo di progettisti SYSTRA S.A. e della loro coerenza con il contenuto dell'avviso di presentazione delle istanze di finanziamento. E quindi ha autorizzato gli uffici a inviare i progetti di fattibilità tecnica ed economica e le richieste di finanziamento al MIT per complessivi 454.869.143 euro.
“Si tratta di un ulteriore passo avanti per l’ampliamento e completamento del sistema tranviario fiorentino - commenta l’assessore Giorgetti - che si inserisce in un preciso disegno di infrastruttura per la mobilità proiettata al 2030 con la previsione di trasportare 90 milioni di passeggeri all’anno. Una visione strategica per il futuro inserita nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile PUMS adottato dalla Città Metropolitana”.
In dettaglio la linea 2.2 collegherà l’aeroporto al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. Servirà quindi gli utenti che da Sesto Fiorentino dirigono verso l’aeroporto e da lì verso Novoli e il centro città grazie alla connessione con la linea esistente T2, servendo anche la Mercafir, Castello e la nuova scuola Marescialli. La lunghezza è di 7,4 chilometri. Al MIT è stato richiesto il finanziamento dell’intera opera pari a 232.383.305 euro. La linea 4 è composta dalle tratte 4.1 e 4.2: la prima tratta, lunga 6, 2 km, collega le stazioni ferroviarie Leopolda e Le Piagge. Si interconnette alla linea T1 in corrispondenza della stazione Leopolda-Porta al Prato e giunge a Le Piagge correndo in parte sulla ex linea ferroviaria Firenze-Empoli e in parte su nuova sede. Il progetto preliminare della linea 4.1 è stato ultimato nel novembre 2015 ed è stato recentemente approvato e finanziato dal CIPE (166.614.000 euro).
La seconda tratta 4.2 riprende il tracciato da Le Piagge e termina a Campi Bisenzio snodandosi per 5,4 km. Costo complessivo del secondo lotto richiesto interamente al MIT è di 222.485.838 euro. Nei costi sono compresi oltre alla realizzazione della sede tranviaria e delle opere tecnologiche annesse, gli interventi sui sottoservizi, i nuovi depositi, le sistemazioni urbanistiche e il materiale rotabile (ovvero i tram).
aggiornamento - “L'invio della richiesta di finanziamento del secondo lotto della linea tramviaria Stazione Leopolda - Campi Bisenzio segna una svolta nella realizzazione di questa infrastruttura. Siamo fiduciosi in una risposta positiva da parte del MIT, perchè conosciamo la qualità e il valore strategico di questa opera e l'impatto economico e sociale altamente positivo su tutta l'area metropolitana”. Lo affermano i sindaci di Firenze Dario Nardella e di Campi Bisenzio Emilano Fossi, commentando la notizia dell’invio al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della richieste di finanziamento per l’estensione della linea 4 della tramvia verso Campi Bisenzio. Al MIT è stata inviata anche la richiesta di estensione del sistema tramviario verso Sesto Fiorentino per un totale di 12,8 chilometri.
“La linea 4 rappresenta un'opportunità senza precedenti - spiegano i due sindaci - per la riduzione del traffico veicolare e dell'inquinamento relativo, nel quadrante occidentale della città, oltre che un fattore decisivo di miglioramento dei tempi di percorrenza, a vantaggio della qualità della vita dei cittadini di Firenze e di Campi”. “Questa opera - concludono Nardella e Fossi - è anche la dimostrazione dello sforzo che i due comuni stanno mettendo in campo per costruire davvero quel modello di ‘grande Firenze’, sostenibile, innovativo ed efficiente”.
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