La Torre della Zecca, storico baluardo dell’Arno ad est della città, quasi 25 metri di altezza, posta quasi specularmene davanti alla Torre di San Niccolò, è stata restaurata dopo che nel 2014 erano stati evidenziati evidenti segni di pericolosità.
L’intervento è costato 300 mila euro e si è concluso dopo circa un anno e mezzo di lavori. Inaccessibile da 15 anni, l’obiettivo è adesso quello di aprirla al più presto al pubblico.
“Questo restauro – ha detto il sindaco Dario Nardella - si inserisce in un progetto che va avanti da anni e che ha già visto restaurare San Niccolò e Porta al Prato e che continuerà con il recupero di Porta San Frediano, Porta Romana, la Porta di piazza Beccaria e San Giorgio, mentre sono già in corso i lavori alla Torre della Serpe che sarà riaperta a febbraio”. “Vogliamo realizzare – ha continuato - un percorso turistico e culturale che comprenda tutto quel che resta dell’antica cinta muraria che proteggeva Firenze dagli invasori così da riappropriarci del nostro patrimonio storico e di una bellezza straordinaria. Per la Torre della Zecca già stiamo pensando ad organizzare degli eventi nei prossimi mesi per renderla nuovamente fruibile”.
La Torre della Zecca chiudeva le mura di Firenze verso l’Arno ad est e per questo si può parlare di “torre terminale”. Fu eretta a protezione del mai eseguito Ponte Reale, progettato negli anni precedenti la disastrosa alluvione del 1333, e a difesa del tratto di mura che si protraevano fino al fiume. A differenza della gemella Torre San Niccolò, sull’altra sponda dell’Arno, la Torre della Zecca è sempre stata cieca, senza nessun passaggio. Nel 1532, scapitozzata, fu incorporata su progetto di Antonio da San Gallo il Giovane nel “Baluardo di Mongibello” collegato a gore, mulini ed altri edifici che formavano in questa zona un tipico agglomerato. Il nome sembrerebbe derivare dalla presenza al suo interno dell’ officina della zecca fiorentina. Nel corso dei lavori di ingrandimento della città di Firenze, progettati da Giuseppe Poggi nella seconda metà dell’Ottocento, fu isolata e posta a traguardo dei viali di circonvallazione.
In seguito al distacco di alcuni frammenti del paramento lapideo nel 2014 è stato approvato uno specifico progetto di restauro manutentivo. Il progetto è stato inserito nel programma promosso dall’Amministrazione comunale “Florence I Care” per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio artistico della città. Il Comune di Firenze, quindi, senza diretta assunzione di oneri finanziari a proprio carico, ha proceduto,alla concessione di spazi pubblicitari da affiggere sul ponteggio, necessario alla esecuzione dei lavori di restauro, in cambio della realizzazione dell’intervento di restauro e messa in sicurezza dei paramenti esterni della Torre della Zecca. I proventi derivanti dalla vendita degli spazi pubblicitari, a cura del concessionario Independiente srl, hanno interamente finanziato l’esecuzione dei lavori delle opere progettate dagli uffici comunali da parte dell’ impresa Ires spa Costruzione e Restauri associata in A.T.I con Independiente srl. Le lavorazioni di restauro e di consolidamento del paramento murario in pietra arenaria, gravemente degradato, hanno interessato l’intera superficie esterna dei quattro prospetti. All’interno sono stati realizzati un impianto di servizio per l’ illuminazione degli ambienti e i corrimani in cima alla terrazza e lungo le scale, con la finalità di rendere nuovamente accessibile la torre.
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