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Opera del Duomo

Battistero: da ieri visibile la replica della Porta Nord, a primavera restauro della Sud

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Sei mesi di studi, 4 anni di lavoro, 15 persone impiegate a tempo pieno, 350 ore di cesello per ognuno dei 28 pannelli, 3,5 tonnellate di bronzo, 15 di materiale refrattario, 440 kg di cera per realizzare gli stampi, 1 tonnellata di silicone per fare i calchi dei pannelli e dei fregi della cornice.

Sono i numeri della replica della Porta Nord del Battistero di Firenze, alta 5 metri per 3 di larghezza come l’originale di Lorenzo Ghiberti, eseguita da maestranze in grado di realizzare, ancora oggi, opere con le stesse tecniche e maestria di 600 anni fa. Formatosi nella bottega del padre orafo, Il giovane Lorenzo, scolpisce e cesella il bronzo, materiale talmente duro da essere utilizzato per fare cannoni, come fosse oro. Un’impresa titanica che impegna il Ghiberti - aiutato dal padre  orefice Bartoluccio e da una serie di aiutanti, tra cui il giovane Donatello - per 23 anni dal 1402 al 1424.

 

La replica della Porta Nord, che andrà a sostituire l’originale sul Battistero, è visibile da ieri, sabato 23 gennaio 2016.

 

La sostituzione della Porta Nord con una replica è parte di un progetto che ha compreso anche il restauro dell’originale, oggi visibile nel nuovo Museo dell’Opera del Duomo, eseguito dall’Opificio delle Pietre Dure e terminato a ottobre 2015. Si tratta di un progetto interamente finanziato con fondi privati messi a disposizione dall’Opera di Santa Maria del Fiore e della Guild of the Dome Association, di cui fanno parte imprenditori di tutto il mondo e di fedi diverse, con lo scopo comune di supportare i valori universali dell’arte.

 

La sostituzione della Porta Nord si è resa necessaria per motivi di conservazione, come in precedenza lo fu per la Porta del Paradiso. La replica è stata realizzata a Firenze dalla Galleria Frilli nella Fonderia Ciglia e Carrai. Fu, infatti, Aldo Marinelli della Galleria Frilli a realizzare la replica della Porta del Paradiso nel 1990 grazie ai dei calchi eseguiti al tempo del restauro del dopoguerra e alla generosità del mecenate giapponese Choichiro Motoyama, che finanziò l’operazione con 2 miliardi di lire. La replica fu trasportata a Parigi per esser dorata con il metodo galvanico, in sostituzione di quello a mercurio “fuori legge” in Italia per la sua tossicità.

 

E’ il 1401 quando il giovane Lorenzo Ghiberti partecipa e vince il concorso indetto dall’Arte di Calimala per la realizzazione della seconda Porta, in ordine di tempo, del Battistero di Firenze, dopo quella di Andrea Pisano (1330 - 1336) e precedente alla Porta del Paradiso (1426 - 1452).  La Porta Nord riprende fedelmente lo schema di quella di Andrea Pisano con 28 formelle istoriate a cornice mistilinea (quadrilobo), disposte in sette file di quattro, due per anta, che rappresentano storie del Nuovo Testamento. Nelle due file in basso sono, invece, rappresentati i 4 Evangelisti e i 4 Dottori della Chiesa. Il telaio contiene, agli angoli delle formelle, 47 testine di Profeti e Sibille, sei per fila tranne l’ultima in basso che ne presenta solo cinque. Tra queste l’autoritratto del Ghiberti con un  turbante.

 

Ieri, durante la presentazione al pubblico della replica della Porta Nord del Battistero di Firenze, il presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Franco Lucchesi, ha annunciato che tra marzo e aprile 2016 inizierà il restauro della terza Porta del Battistero, quella Sud di Andrea Pisano, la prima in ordine di tempo (1330 - 1338).

In contemporanea sarà realizzata, in collaborazione con la Guild of the Dome Association, anche una replica ad arte che andrà a sostituire l'oroginale sul Battistero come è stato nel 1990 per la Porta del Paradiso e oggi per la Porta Nord. L'originale della Porta Sud sarà collocato nel nuovo Museo dell'Opera accanto alle altre due nella Sala del Paradiso.

Il tempo previsto per il restauro e la realizzazione della replica ad arte sono tre anni, un anno in più rispetto alla Porta Nord perchè dalle prime indagini la Porta Sud appare piuttosto danneggiata dal tempo.

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