Tre milioni di buco solo nell’ultimo anno e l’allontanamento della soprintendente Francesca Colombo: il Maggio Musicale Fiorentino che oggi affronta il commissariamento è un classico esempio di attività culturale di grande livello, ma con una gestione finalizzata solo all’approvvigionamento di risorse pubbliche. Così il patrimonio che rappresenta rischia di essere disperso: nessuna organizzazione può resistere quando non è in grado di superare significativamente il 10% dei propri costi attraverso la vendita di servizi o biglietti. Neanche il Maggio.
L’attenzione gestionale concentrata soprattutto sulla raccolta di finanziamenti pubblici porta solo a socializzare il problema: avere sempre più dipendenti induce il Maggio a “scaricare” il problema su tutta la società invece che sui vertici della sua amministrazione. I soggetti pubblici stanno mettendo l’ennesima toppa senza risolvere i problemi strutturali. Ogni risorsa pubblica sprecata è una tassa occulta, che prima o poi bisogna pagare.
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione