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I love Riky su pescaia Santa Rosa, i'ira di un lettore: "Deturpato panorama da scritta orribile". Perché invece quella scritta deve rimanere

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione di un nostro lettore, inviata in indirizzo anche al quotidiano La Nazione, e la nostra relativa risposta. Riguarda la pescaia di Lungarno Santa Rosa a suo dire "deturpata" dalla scritta dedicata a Riccardo Magherini di cui fornisce quattro foto (una di queste è in alto).

 

"Volevo segnalare che la bellissima pescaia di santa rosa è stata deturpata da una orribile scritta di qualche writers ,c’è nessuno che si adoperi per rimuovere questo scempio da uno dei più bei panorami di Firenze? Io credo che con un minimo di buona volontà anche in un periodo di ferie come questo un gruppetto di operai specializzati possa facilmente realizzare l’intervento. Comune di Firenze se ci sei batti un colpo!"

Valerio Galli

 

La risposta di Matteo Calì, giornalista e autore del libro "Riccardo Magherini: 'Raccontate la mia storia'"
Gentile signor Galli,

la ringraziamo della segnalazione. Avevamo ben presente quella “orribile scritta” che ha “deturpato” la pescaia di Santa Rosa. Quello “scempio” opera di qualche “writers”. Se vuole possiamo questionare ad ore su quelli che sono gli “scempi” e quelle che sono le scritte che “deturpano” Firenze anche senza disturbare certi panorami a lei cari. Basta passare in una qualsiasi via per vedere ovunque firme e scritte indecifrabili e senza senso. Poi ci sono gli artisti. Ma non è il centro del discorso della mia risposta. Quella scritta vale un po’ di più dei nostri giudizi estetici.

Credo sia mio dovere risponderle per due motivi.

Il primo per informarla del significato di quella scritta che presumo ignori. E’ lecito ignorare. Ma mi permetto, non so se lei sia un fiorentino, il significato di quel messaggio è chiaro alla Firenze che si informa. E’ dedicata ad un ragazzo morto durante un fermo dei carabinieri. Quell’ “orribile” scritta è per Riccardo Magherini. Ha perso la vita a 150 metri da lì, in Borgo San Frediano, in circostanze tutte da chiarire.

Per la sua morte sono a processo per omicidio colposo ben sette persone. I quattro carabinieri che lo hanno arrestato e i tre volontari della Croce Rossa intervenuti sulla prima ambulanza. Un carabiniere è imputato anche di percosse. Sa perché? Ci sono molti testimoni che, purtroppo, hanno visto quei militari agire con violenza su Riccardo Magherini faccia a terra ammanettato. Lo hanno preso a calci e lo hanno compresso sul collo e sulla schiena fino a non farlo respirare più. Probabilmente anche quando era già morto. I carabinieri lo stavano arrestando perché aveva fatto una rapina di un cellulare ad un pizzaiolo “per chiamare la polizia”. Aveva rotto la porta di quella pizzeria e infranto un’altra vetrata. Era salito su una macchina per scenderne in un attimo. Prima però viene visto correre per le strade di San Frediano chiedendo e implorando aiuto. Lo sentono le persone alle finestre che chiamano il 112. Poi l’ammanettamento da parte dei carabinieri ripreso anche in un video che è stato trasmesso quasi in tutte le tv nazionali dove quel Riky dello “scempio” della pescaia di Santa Rosa pronuncia le sue ultime parole prima di morire. Ma se vuole su questo sito nella pagina in alto c’è un link apposito alla vicenda. Spiega tutti i passaggi. Dalla cocaina alle indagini. Anzi, basta che faccia un click qui.

 

Poi l’altro motivo per cui credo sia giusto scriverle è per dirle come la penso.
Quella scritta è un reato? Un atto vandalico? Bene. Giusto che il Comune di Firenze intervenga e multi quei writers cattivi che hanno nomi e cognomi, quelli dei suoi amici.
Tante cose sono giuste, signor Galli, e nella vita vengono bilanciate tra quelle che invece giuste non sono. E talvolta prevale il buonsenso
Il Comune di Firenze fa bene a lasciare quel messaggio. E’ un ricordo, un invito a pensare e riflettere su quella morte. Lasciare quella scritta vuol dire, seppur silenziosamente, capire il dolore e la voglia di verità e giustizia di cui ha bisogno la storia di Riccardo Magherini.
Poi lei, lecitamente, può anche dirmi che non gliene frega niente della storia di quest’uomo. Che quel paesaggio viene “deturpato" da quel’ “orribile scritta” che va rimossa. E’ giusto che si lamenti perché paga le tasse e non vuole vedere questi “scempi”. Giusto.

 

Però, contano più i diritti della tasse. E in questa storia sono stati violati quelli di un cittadino incensurato che girava per San Frediano chiedendo aiuto. Poteva essere uno chiunque, mi creda una persona qualunque in difficoltà. Non si danno i calci quando si arresta un uomo a terra. Non si comprime. E quando si indaga non si dovrebbe fare ciò che invece in questa vicenda è stato fatto. Quella scritta è un invito a pensare, a riflettere, a raccontare questa storia. Almeno a informarsi, a farsi un’idea.

 

Ecco, allora, per dirle come la penso, in questa storia è bene quella scritta rimanga lì a “deturpare” un paesaggio se serve a farla leggere e a far pensare che un uomo di 40 anni, cresciuto in quelle strade, ha visto deturparsi la vita da uno scempio di chi invece doveva difenderlo. E’ per rispetto al dolore, alla vita di Riccardo Magherini, alla battaglia di verità e giustizia che viene combattuta dalla sua famiglia e dai suoi amici, che quella scritta rimanga lì. Oltretutto se altro non si può e non si vuole fare, cancellare una scritta sarebbe l’ennesimo scempio di questa triste storia.

 

Cordialmente,

Matteo Calì

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