"Da ottobre scorso una sentenza della Cassazione ha decretato, senza ombra di dubbio e senza possibilità di altri appelli o rovesciamenti del giudizio, che la Caserma dei Carabinieri di Castello non potrà mai essere collaudata.
Questo perché è stata costruita, come sostenuto dalla BTP, con un coefficiente sismico insufficiente per quella tipologia di edificio". La notizia, spiega il capogruppo di Firenze riparte a sinistra con Sel, Fas e Prc Tommaso Grassi, è di quelle che non passano inosservate
"Oltre a doverci far riflettere su quale sia il Paese che non riesce a costruire un proprio complesso immobiliare a norma, perfino una caserma dei carabinieri (!) - dice Grassi - come possiamo pensare che la struttura sia al sicuro da eventi calamitosi?". E il Comune, si chiede Grassi, che vuol fare? "Chiuderà entrambi gli occhi pur di non occuparsene oppure è pronto a far demolire la colata di cemento? Ecco: questo è il contenuto della nostra interrogazione che da tre settimane aspetta di avere una risposta". Grassi, precisando che "anche oggi (lunedì 27 in Consiglio comunale, ndr) la risposta non è stata per nulla precisa e lascia aperte ancora ogni strada quasi come se non si sapesse che 'pesci prendere'", rincara la dose sull'atteggiamento del sindaco. Sindaco che "ignorando quanto accade ha già annunciato il trasferimento dalla Caserma di Santa Maria Novella verso la nuova sede a Castello per l'inizio del prossimo anno. C'è da capirlo: è impaziente di realizzare il suo museo della scienza. Ma - conclude Grassi - temiamo che stando così le cose debba ancora aspettare di vedere come va a finire questa storia prima di dare per certo tempi e modi del trasferimento".
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