Mettevano a segno colpi nelle abitazioni di Prato e Firenze e ricettavano oro e gioielli e in negozi di “Compro Oro” di Firenze.
Per questi motivi tre negozi sono stati sottoposti a sequestro preventivo e sei persone denunciate per riciclaggio, a seguito di una inchiesta coordinata dalla procura di Firenze e condotta dai Carabinieri di Firenze e Scandicci.
Le indagini erano partite a seguito dell'arresto, nel dicembre scorso, di 5 albanesi: tutti accusati di aver messo a segno una trentina di colpi in abitazioni in provincia di Firenze e Prato. La banda una volta impossessatasi dei preziosi, piazzava la refurtiva nei “Compro Oro” i cui titolari accoglievano senza problemi, senza domande e senza nessuna registrazione - come previsto dalla legge - l'oro e i gioielli che venivano consegnati dai malviventi in cambio di contanti. Nel giro di poche ore, come evidenziato dalle indagini, l'oro veniva fuso così da rendere impossibile il riconoscimento degli oggetti. Da qui l'accusa non di ricettazione ma quella, più grave, di riciclaggio perché, come ha spiegato il capitano Stefano Caneschi, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Scandicci, è un'ulteriore dimostrazione che sapevano che la merce era provento di furti. I tre negozi, tutti di Firenze, sono di via Baracca, via Ghibellina e di via Alamanni. Uno di questi non aveva neppure la licenza per il compro oro, mentre due delle persone denunciate erano già conosciute dalle forze dell'ordine.
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