Maggio, audizione Bianchi, Grassi: "Risposte senza documenti, niente trasparenza"

“L'audizione con il sovrintendente Bianchi della Fondazione del Maggio musicale è stata un nulla di fatto. Ai nostri interrogativi solo risposte verbali senza nessun supporto documentale”.

Così Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi, consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra di Palazzo Vecchio, commentano uscendo dall'incontro con Bianchi.
E aggiungono: “Non è stato possibile neppure fare chiarezza su tutti gli aspetti occupazionali. Dalle sentenze con obbligo di reintegro alle situazioni di prepensionamento forzato. Il Sovrintendente non ha risposto con chiarezza. Ha rinviato ad altra sede anche l'eventuale ricorso al grado di giudizio superiore e l'avvio di azioni di rivalsa verso i responsabili degli errori che hanno portato all'invalidazione dei licenziamenti”.
“Non ci aspettavamo molto di diverso – continuano i consiglieri – purtroppo eravamo certi che non sarebbero arrivate le risposte che dipendenti e cittadinanza avrebbero meritato. Per questo avevamo, nelle settimane precedenti, interessato anche la Difensore civico regionale, che ha espresso il suo invito alla Fondazione e al Comune di assolvere ai loro obblighi di trasparenza consegnandoci quanto da noi richiesto”. I consiglieri dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio non si fermano qui e annunciano: “Segnaleremo quanto rilevato con atti consiliari e con missive alle autorità competenti. Non è possibile andare avanti in questo modo. Sembra proprio che ci sia qualcosa da nascondere. Come per quanto riguarda l'obbligo di pubblicare gli importi di viaggi di servizio e missione pagati con fondi pubblici. Visto che l'art. 14, c.1 del decreto anticorruzione ne prevede non solo la pubblicazione ma anche l'aggiornamento tempestivo”.
“Insomma – concludono i consiglieri – qua non stiamo parlando di un nostro capriccio. Ma chiediamo ancora una volta al Comune di Firenze trasparenza e correttezza”.