Gli azzurri hanno trovato casa. E non solo perché a Cracovia, sede del ritiro della nazionale di Prandelli c'e', ormai come da tradizione, 'Casa Azzurri'. Ma anche perché nell'antica capitale polacca, una delle citta' piu' cariche di storia e di cultura di tutta l'Europa orientale, gli Azzurri hanno trovato l'abbraccio di una citta' accorsa allo stadio Pilsudski per applaudirli al loro primo allenamento nella terra dove, fra qualche giorno, cominceranno gli Europei. Circa 12mila persone sono accorse nel piccolo stadio intitolato al padre della seconda indipendenza polacca dove gioca il Ks Cracovia, la squadra di calcio piu' antica di tutta la Polonia. Hanno sfidato una serata non certo gradevole, non fredda, ma con una fastidiosa pioggerellina per applaudire gli azzurri, il cui allenamento e' stato accompagnato dagli applausi. Un entusiasmo incondizionato, forse un po' infantile, ma che ha perlomeno avuto il merito di far dimenticare, per un'oretta o poco piu', le polemiche sul calcioscommesse, ma anche le pressioni sulla certo non convincente amichevole di Zurigo contro la Russia. I 12mila del Pilsudski hanno applaudito tutti, in particolare Balotelli e Buffon, i piu' acclamati fra i tifosi. Ma il tifo di Cracovia ha accolto gli azzurri fin dall'arrivo del charter, atterrato alle 17.25 da Pisa. Ad attendere giocatori e staff tecnico scesi dalla scaletta, anche un centinaio di bambini che in coro acclamavano 'Balotelli, Balotelli''. Prima di partire anche una foto in divisa ufficiale sulla scaletta dell'aereo, davanti alla carlinga in livrea vintage, con la scritta della compagnia di bandiera stile anni '60 in bianco e blu. 'Riempiamo l'Europa d'azzurro', invece, la scritta che accompagna la nazionale di Prandelli sull'autobus che portera' la squadra in giro per le strade di Polonia e Ucraina. L'entusiasmo di Cracovia ha comunque riportato un po' di morale per un'accoglienza forse inattesa, ma soprattutto piacevole. Fra i piu' divertiti Antonio Cassano che ha fatto anche notare a Buffon come le sue parate durante la fase di riscaldamento venissero accolte da un'ovazione come fossero dei gol decisivi. Sugli spalti tante bandiere dell'Italia e tante bandiere della Juventus: a 100 km da qui ci sono gli stabilimenti della Fiat, a 200, in un incidente stradale, e' morto 23 anni fa Gaetano Scirea, un campione a cui gli appassionati polacchi si sentono particolarmente legati. E che li lega, in qualche modo, agli ospiti azzurri.
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