Condannato omicidio è libero per decorrenza termini. Ispettori ministero in Procura a Firenze

Attende "tranquillo" in famiglia il giudizio della Cassazione Riccardo Menenti, condannato all'ergastolo perchè'ritenuto l'esecutore dell'omicidio di Alessandro Polizzi, compiuto a Perugia nel marzo del 2013, tornato in libertà per scadenza dei termini di custodia cautelare in carcere. L'uomo non è stato sottoposto ad alcun tipo di obbligo.

"Riccardo Menenti è tornato libero per la decorrenza dei termini. Non dipende da noi" ha detto all'ANSA uno dei suoi difensori, l'avvocato Francesco Mattiangeli.

Dopo la condanna a Firenze i legali hanno proposto ricorso in Cassazione chiedendo il riconoscimento delle attenuanti generiche. Il processo è approdato davanti ai giudici del capoluogo toscano dopo una prima decisione dei supremi giudici che avevano confermato la responsabilità dell'uomo, escludendo però le aggravanti dei futili motivi e della crudeltà, disponendo il ricalcolo della pena.

Con la stessa decisione era stata annullata con rinvio la sentenza di condanna nei confronti del figlio Valerio Menenti, anche lui da tempo libero, che deve rispondere di concorso materiale e morale.

I giudici fiorentini hanno quindi confermato l'ergastolo per Riccardo Menenti mentre per Valerio la pena è stata ridotta da 18 a 16 anni e sei mesi di reclusione (anche i suoi difensori hanno fatto ricorso in Cassazione chiedendo l'annullamento della sentenza).

Ieri i familiari di Polizzi hanno manifestato davanti alla Cassazione contro la scarcerazione di Riccardo Menenti, esponendo anche alcune foto del loro congiunto. Il ministro della Giustizia ha attivato gli ispettori che valuteranno i comportamenti della procura fiorentina.