Sequestro preventivo per un valore di oltre 130mila euro, disposto dal gip del capoluogo toscano Antonella Zatini e richiesto dal pm Ornella Galeotti, nei confronti di un imprenditore della provincia di Firenze, attivo nella compravendita di auto. L'uomo è accusato di aver ottenuto indebitamente un contributo a fondo perduto previsto dal decreto-legge Rilancio, con il sostegno economico alle imprese in difficoltà a causa dell'emergenza Covid.
La misura è stata disposta dopo accertamenti della tenenza di Pontassieve che ha rilevato anomalie sarebbero state riscontrate nella domanda di contributo avanzata dall'imprenditore poco dopo il lockdown, "motivata - spiega in una nota la Gdf - da una cospicua differenza di fatturato nell'attività di compravendita auto registrata tra due mesi di aprile del 2019 e del 2020".
In particolare, spiega sempre la Guardia di finanza, nella domanda era stato indicato un volume d'affari ad aprile 2019 anomalo mentre le relative fatture erano state inserite a sistema nel 2020, a più di un anno di distanza e poco prima della richiesta di contributo. Da accertamenti sulle banche dati sarebbe emersa la mancanza della documentazione relativa al regime contabile adottato per le operazioni. I destinatari delle fatture avrebbero poi riferito di non aver intrattenuto rapporti commerciali con l'imprenditore. Quest'ultimo e' stato cosi' deferito alla procura fiorentina per l'indebita percezione del contributo.
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