Di seguito l'intervento in Consiglio Comunale dell'Assessore all'Urbaistica di Firenze, Elisabetta Meucci, nella seduta odierna.
Il decreto legge 14.9.2014 n.133, cosiddetto decreto ‘Sblocca Italia’, si colloca nella solco di altre leggi nazionali intervenute negli ultimi anni per apportare agevolazioni, incentivi e snellimenti burocratici mirati a contrastare la difficile fase di recessione.
Si tratta di un provvedimento a 360 gradi il cui contenuto include:
- un’accelerazione di interventi infrastrutturali, con una semplificazione dei procedimenti particolarmente significativa per alcune grandi opere ferroviarie e che, per quanto ci riguarda più da vicino, comprende anche il cofinanziamento e le modalità di approvazione del progetto per la nuova pista dell’aeroporto e un ulteriore finanziamento per la tramvia;
- possibili deroghe per gli enti locali al patto di stabilità;
- sconti fiscali per lo sviluppo della banda ultralarga e per interventi in project financing;
- procedure semplificate per interventi di manutenzione dell’edilizia scolastica;
- la possibilità di definanziare e riprogrammare interventi assistiti da finanziamenti europei in casi di ritardo e inerzia delle amministrazioni.
Non mancherà dunque in futuro l’occasione per approfondire questo importante decreto nei suoi molteplici aspetti.
Il tema che immediatamente occorre portare all’attenzione del Consiglio comunale, cosi come oggi facciamo con questa comunicazione, riguarda però la parte del decreto che attiene alla normativa urbanistico-edilizia e paesaggistica e che intende perseguire l’obiettivo di rilanciare l’iniziativa imprenditoriale, rivitalizzare l’attività edilizia e concorrere in generale alla ripresa economica attraverso la previsione di misure di semplificazione, facilitazione e incentivazione in materia di recupero del patrimonio edilizio esistente.
Riguarda cioè l’immediata ricaduta di queste nuove disposizioni sulla normativa urbanistico-edilizia vigente nel Comune di Firenze, una normativa, come sapete, in grande trasformazione ma che da anni, fin dall’inizio della passata Amministrazione e oggi con un impegno ancora più forte, risulta improntata a quei principi di riqualificazione e rigenerazione del patrimonio edilizio esistente divenuti ormai imprescindibili per le politiche di governo del territorio di ogni amministrazione locale italiana, come dimostrato appunto col decreto 133.
Sostenibilità dunque, ma anche semplificazione, due principi che insieme alla trasparenza rappresentano i pilastri della nuova pianificazione e che il Consiglio potrà verificare nella loro concreta declinazione con l’approvazione del primo regolamento urbanistico del Comune di Firenze.
In linea generale si può pertanto confermare che la disciplina urbanistico-edilizia del Comune risulta già in linea con le innovazioni procedurali di tipo semplificativo introdotte dal decreto n. 133 nonché con le agevolazioni tariffarie per interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, anch’esse già praticate da lungo tempo dal Comune di Firenze.
Le diverse innovazioni del decreto in effetti riguardano la sfera procedurale e tariffaria e non comportano deroghe alla disciplina urbanistico-edilizia comunale, che tutti gli interventi devono comunque rispettare.
Ritengo tuttavia utile accennare alle principali novità e alle ricadute anche in termini di aggiornamento della disciplina comunale al fine di rendere il più possibile trasparente l’azione dell’Amministrazione in questo settore cosi complesso, strategico e determinante per la nostra come per ogni comunità, non soltanto sotto un profilo strettamente economico, ma anche per l’innalzamento della qualità della vita degli abitanti.
IL DECRETO SBLOCCA ITALIA - EDILIZIA
1. Ampliamento degli interventi realizzabili con Comunicazione di Inizio Lavori asseverata. Con l’entrata in vigore del decreto gli interventi edilizi definiti di manutenzione straordinaria che non interessino parti strutturali degli edifici e comprendenti anche i frazionamenti e gli accorpamenti senza modifica della destinazione d’uso e delle volumetrie, possono essere realizzati tramite il deposito di una comunicazione di inizio lavori presso il Comune di appartenenza
La comunicazione di inizio lavori deve essere provvista di asseverazione di un tecnico che attesti la conformità agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti, e contenente i dati identificativi dell'impresa esecutrice. Devono in ogni caso essere acquisiti i Nulla Osta e le Autorizzazioni eventualmente dovute per la presenza di vincoli (beni culturali e ambientali ad esempio).
Per questi interventi il decreto ha previsto l’esonero dal pagamento di una quota parte del contributo di costruzione. In relazione a quanto oggi praticato nel Comune di Firenze va sottolineato che:
- questa misura è semplificativa rispetto alle procedure ma non è derogativa rispetto alla disciplina urbanistica ed edilizia
- l’esonero dal pagamento della quota parte del contributo di costruzione (quella relativa al costo di costruzione) era già in vigore per effetto delle disposizioni di dettaglio adottate dal comune per la massima parte degli interventi sul patrimonio edilizio esistente
- il deposito della Comunicazione Inizio Lavori si effettua con modalità esclusivamente telematica già dal 2013 e registra oltre quattromila depositi all’anno, destinati a crescere per l’ampliato campo di applicazione della procedura
2. Tariffe per contributo di costruzione. Il decreto prevede inoltre che i Comuni adottino tariffe del contributo di costruzione differenziate, (in riduzione) per interventi di riutilizzo del patrimonio edilizio esistente.
In relazione a quanto oggi praticato nel Comune di Firenze tali riduzioni, anche in misura superiore alle minime prescritte, risultano già presenti nelle tariffe comunali (il cui aggiornamento è competenza del Consiglio Comunale)
3. Deroghe per interesse pubblico. Estende le deroghe ai parametri urbanistici previste per legge, anche alle destinazioni d’uso, confermando la necessità della previa deliberazione del Consiglio comunale che ne attesti l’interesse pubblico.
4. Proroga dei tempi di inizio e fine lavori. Specifica che la proroga dell’inizio e del termine di ultimazione dei lavori del PdC è comunque accordata qualora i lavori non possano essere iniziati o conclusi per iniziative dell'amministrazione o dell'autorità giudiziaria rivelatesi poi infondate.
In relazione a quanto oggi praticato nel Comune di Firenze si fa presente che tale opzione era già attivata da parte della disciplina edilizia comunale.
5. Permesso di costruire convenzionato. Introduce questa nuova figura di titolo edilizio per interventi di ristrutturazione edilizia e di ristrutturazione urbanistica.
In relazione a quanto oggi praticato nel Comune di Firenze si fa presente che tale opzione era già attivata da parte della disciplina edilizia comunale vigente ed adottata.
6. Procedure in materia di vincolo paesaggistico. Il decreto prevede che, nell’ambito del procedimento di autorizzazione paesaggistica, in assenza dell’espressione del parere della Soprintendenza entro 60 giorni dalla richiesta, l’Amministrazione competente (in Toscana il Comune, per delega della Regione), provveda comunque sulla domanda di autorizzazione.
Sempre in materia di vincolo paesaggistico si ricorda che il legislatore era già intervenuto in precedenza, ampliando il termine di efficacia dell’autorizzazione paesaggistica (di un anno, per i lavori iniziati entro il quinquennio di validità)
Le misure operative, per l’allineamento con le innovazioni introdotte consisteranno in:
- realizzazione di modulistica aggiornata per la Comunicazione di Inizio Lavori, comprendente tutte le informazioni e dichiarazioni dovute, anche ai fini dei dovuti controlli
- individuazione di modalità di verifica sulle Comunicazioni di Inizio Lavori (in particolare su quelle onerose), nelle more della definizione delle stesse da parte della Regione (alla quale il decreto affida tale compito)
- riduzione dei diritti di segreteria applicati al deposito delle Comunicazioni di Inizio Lavori, stante la riduzione dei documenti da depositare, anche secondo un criterio di differenziazione rispetto alla consistenza degli interventi
- individuazione di indirizzi per l’assunzione dei provvedimenti conclusivi delle istanze di autorizzazione paesaggistiche nei casi in cui il parere vincolante della Soprintendenza non sia reso entro il termini di 60 giorni dalla richiesta dello stesso
- predisposizione di scheda informativa, da pubblicare in rete civica, che riassuma i contenuti di maggiore interesse per le attività edilizie più comuni e le modalità operative
Per concludere fornisco i dati relativi all’attività del Servizio Edilizia Privata per gli anni 2012/2013 e primo semestre 2014:
|
Anno 2012 |
Anno 2013 |
1° semestre 2014 |
Richieste di Permesso di costruire |
53 |
72 |
33 |
SCIA |
3065 |
3190 |
1595 |
CIL comunicazioni inizio lavori art. 6 DPR 380/01 |
3448 |
4087 |
2165 |
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