"Se non avessero montato l'accampamento abusivo in Piazza Duomo non avrebbero avuto questi problemi" è quello che ha dichiarato Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana, commentando la notizia della multa di 29.000 euro inflitta a Osman Gaal, presidente della comunità somala Toscana per l'occupazione di suolo pubblico abusivo.
"Firenze non ha dimenticato la ferita di quell'orrida tendopoli" ha aggiunto Donzelli ricordando l'accaduto. "Osman Gaal ringrazi che le nostre istituzioni sono deboli - ha proseguito Donzelli - un buon Sindaco avrebbe chiesto anche il risarcimento per i danni arrecati all'immagine della città".
"Se a montare quella tenda fossero stati degli italiani che non arrivavano alla fine del mese - ha attaccato Donzelli - sarebbero subito stati "sbaraccati" e processati, ma a 'terzomondisti' e musulmani si consente sempre tutto per paura di essere giudicati insensibili e razzisti".
"Sono basito - ha aggiunto il capogruppo - del fatto che dopo aver bivaccato abusivamente per 3 mesi accanto al Battistero, nel cuore dell'arte mondiale oggi vorrebbero pure non pagare le tasse evase di occupazione di suolo pubblico"
"Spero - ha proseguito Donzelli - che prima di condonare le tasse a Osman Gaal le autorità si preoccupino delle aziende italiane con i sigilli che aspettano magari da anni di riscuotere dallo Stato insolvente".
Una cartella esattoriale da 29.000 euro, infatti è stata notificata al presidente della comunità somala toscana, Osman Gaal, relativa a una multa per indebita occupazione di suolo pubblico fatta nel luglio del 2000. Lo stesso Osman Gaal ne ha dato notizia. ''La multa - si difende - non mi è mai stata notificata''. Contestualmente alla cartella esattoriale, spiega ancora Gaal, gli è stato notificato il fermo amministrativo della propria auto. Secondo quanto affermato dal presidente della comunità somala, la multa si riferisce all'installazione di una tenda nel luglio del 2000 in piazza Duomo a Firenze, in occasione di una manifestazione dei profughi somali. ''Alla manifestazione, per la quale avevamo avuto anche la solidarietà del vescovo, avevano partecipato molte associazioni, e la tenda non era stata installata dalla comunità somala - ha affermato Gaal -. Poi la cosa paradossale è che la cartella esattoriale è indirizzata a me, non alla comunità somala, come se io dovessi pagare per tutti''. ''Mi hanno detto al Cosap che la multa, che all'inizio era di 250 euro, mi era stata notificata attraverso una raccomandata, che io non sarei mai andato a ritirare. Secondo i vigili urbani invece non mi è mai stata notificata''. ''Si tratta di un abuso - continua -ho chiesto al Cosap di acquisire gli atti per potermi difendere, ma non me li hanno voluti dare. Farò tutti i ricorsi amministrativi del caso''.
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