Una delle caratteristiche più identitarie dell'ORT è la capacità di andare a cercare, proporre e valorizzare giovani talenti inserendoli con continuità nella propria programmazione. L'attuale stagione è piena di artisti con queste caratteristiche, ovvero dalla carriera forzatamente breve, ma ormai già lanciati a livello internazionale.
La violoncellista Erica Piccotti è una di questi. Entrata da poco nella maggiore età, ha bruciato le tappe. A quattordici anni si è diplomata nella sua Roma, dopodiché ha studiato a Berna con Antonio Meneses e all’Accademia Stauffer di Cremona. Il suo debutto ufficiale è avvenuto nel 2012 in occasione del Concerto di Natale, alla Camera dei Deputati, in duo con il grande collega Mario Brunello per l’Accademia di Santa Cecilia, e da allora nessuna l'ha più fermata. Suona un violoncello Ruggeri (Cremona, 1692) gentilmente concesso dalla Fondazione Micheli di Milano.
In questa nuova produzione con l'ORT incontra sul podio un maturo e affermato direttore come Federico Maria Sardelli. Uomo di cultura nel senso più nobile del termine, viene considerato uno dei massimi esperti del barocco e di Vivaldi in particolare. La Regione Toscana lo ha insignito, «per l'eclettismo artistico e lo spessore culturale evidenti», della sua più alta onorificenza, il Gonfalone d'Argento. È anche scrittore, pittore, incisore ed autore satirico. È uno di quei personaggi che fanno bene alla musica classica perché sanno comprenderne in pieno lo spessore e la complessità senza perdere contatto e comunicativa con tutti i tipi di pubblico.
Il programma che verrà proposto in questa produzione vedrà la solista suonare il Concerto n.1 per violoncello di Franz Joseph Haydn, a lungo creduto perduto e invece ritrovato a Praga negli anni Sessanta. Per due secoli se n'è avuta notizia solo grazie alla registrazione fattane dallo stesso Haydn nel catalogo delle proprie opere, redatto intorno al 1765. L'autografo è da ritenersi a tutt’oggi perduto; ma dal 1961, grazie al ritrovamento di una copia in parti staccate presso il Museo Nazionale di Praga, possiamo ascoltare questo autentico capolavoro. Il brano ha subito conquistato i maggiori concertisti del nostro tempo, a cominciare da Mstislav Rostropovič. Sul versante della scrittura strumentale, il concerto presenta tutte le acquisizioni della tecnica del violoncello che si riscontrano anche nella coeva produzione di Boccherini. In particolare, colpisce l’impiego del registro acuto dello strumento, difficile da gestire per tecnica e intonazione.
In apertura la Sinfonia n.4 op.XII di Henri-Joseph Rigel, tedesco oggi poco più che un lemma da enciclopedia, anche se nella Parigi del secondo Settecento, la sua musica godette di una buona popolarità. Nato in Germania con il nome di Heinrich, all’arrivo in Francia nel 1767, a ventisei anni, aveva voluto adeguare il nome agli usi locali. La Sinfonia in do minore op.12 n.4 è fatta d’elettricità nei due movimenti estremi, mentre in quello centrale evoca climi quasi pastorali.
Conclusione affidata alla Sinfonia n.2 di Ludvig van Beethoven, composta tra il 1800 e il 1802 prendendo ancora ispirazione da Mozart e dal maestro Haydn. La Seconda è stata spesso confinata, insieme alla Prima, entro i margini della cosiddetta “prima maniera” beethoveniana, dei lavori cioè che precedono la grande svolta della Sinfonia Eroica, ancora legati a una estetica di puro intrattenimento tutta settecentesca, che Beethoven aveva già saputo trascendere nella sua produzione cameristica. E tuttavia, ancor più della Prima, la Seconda riprende sì gli stilemi delle sinfonie “Londinesi” di Haydn, ma per portarli alle estreme conseguenze, verso una crisi dell’idea di classicismo che era del tutto sconosciuta agli illustri modelli.
Stagione Concertistica 2018/2019
Poggibonsi, Politeama | lunedì 25 febbraio 2019 ore 21.00
Firenze, Teatro Verdi | martedì 26 febbraio 2019 ore 21.00
Piombino, Teatro Metropolitan | giovedì 28 febbraio 2019 ore 21.00
Federico Maria Sardelli direttore
Erica Piccotti violoncello
RIGEL Sinfonia n.4 op.XII
HAYDN Concerto n.1 per violoncello e orchestra Hob.Vllb:1
BEETHOVEN Sinfonia n.2 op.36
Prezzi Teatro Verdi | Stagione Concertistica: Posti numerati I settore €16 intero - €14 ridotto; II settore €13 intero - €11 ridotto (tutti più diritti di prevendita) Biglietti in vendita presso la Biglietteria del Teatro Verdi (tel. 055 21.23.20 – orario 10/13 e 16/19) e presso tutti i punti del Circuito Regionale Box Office. On line su www.teatroverdifirenze.it
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