Botox contraffatto a Firenze, nove indagati

Botox 'spiana rughe' contraffatto importato e distribuito in tutta Italia. E' quanto ha scoperto il Nas di Firenze dopo una lunga e articolata indagine chiamata ''False Botox'', finalizzata al contrasto della contraffazione dei farmaci e all'importazione e alla distribuzione illecite in Italia di medicinali esteri, privi di autorizzazione all'immissione in commercio.

Sono 9 gli indagati nell'inchiesta, per quattro di loro la Procura della Repubblica di Firenze ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini. I reati contestati sono: concorso in ricettazione, commercio di sostanze tossiche pericolose per la salute pubblica, illecita importazione nello Stato e distribuzione all'ingrosso di medicinali.

Nei guai anche un fiorentino che distribuiva illecitamente flaconi di medicinali contraffatti. Il monitoraggio dei suoi circuiti relazionali e diversi sequestri di medicinali contraffatti e/o illecitamente commercializzati, per un totale di circa 900 confezioni, eseguiti in distinte e mirate fasi operative, hanno permesso di estendere le indagini nei confronti di altre persone in varie regioni d'Italia.

Nel corso di una serie di perquisizioni disposte nel mese di marzo 2017 dalla Magistratura, operate da militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, è stata smantellata la rete distributiva e sono state sequestrate ulteriori 400 confezioni di farmaci contraffatti e/o di provenienza estera, diversi flaconi senza etichetta contenenti sostanze anonime, e centinaia di confezioni vuote, primarie e secondarie, ancora imballate, verosimilmente contraffatte e, in ogni caso, di provenienza illecita recanti i marchi di aziende farmaceutiche.

L'indagine è partita nel gennaio 2016, coordinata dal sostituto procuratore Giuseppina Mione, della Procura di Firenze, ha avuto origine da una segnalazione dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), su una presunta contraffazione di farmaco a base di tossina botulinica e ha permesso di individuare diversi soggetti, operanti in Italia, che commercializzavano, al di fuori del regolamentato circuito farmaceutico, con estrema disinvoltura e mancanza di scrupolo, medicinali ad uso umano (a base di tossina botulinica) contraffatti.

Il canale distributivo alternativo scoperto era privo di qualsiasi autorizzazione/regolamentazione, attraverso il quale, oltre al botox contraffatto, veniva illegalmente introdotto sul territorio nazionale e messo in commercio analogo farmaco, prodotto esclusivamente per il mercato turco.