Continuano i guai per un maresciallo dei carabinieri della compagnia di Figline Valdarno (Firenze). Il 47enne era stato arrestato lo scorso maggio con l'accusa di corruzione, e quest'oggi il gup di Firenze Anna Liguori lo ha rinviato a giudizio per corruzione, millantato credito e abuso d'ufficio. A finire nei guai con il maresciallo dell'Arma, anche un imprenditore della zona ed un agente di polizia municipale. La prima udienza è fissata per il 10 novembre al tribunale di Firenze. Il giudice ha invece condannato a 3 anni di reclusione un altro imprenditore che aveva chiesto il giudizio con rito abbreviato. Il maresciallo era finito ai domiciliari, come l'imprenditore processato oggi, nell''ambito di un'inchiesta coordinata dal pm Leopoldo De Gregorio. Sarebbero diversi gli episodi contestati al 47enne ed uno in particolare nel quale per l'accusa l'imprenditore avrebbe sotterrato senza alcuna autorizzazione rifiuti, anche con amianto, in un terreno dell'agriturismo intestato alla moglie. Il maresciallo dei carabinieri, sempre per gli inquirenti, informava preventivamente di eventuali controlli gli imprenditori ''amici''.
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