Ampio il dibattito in Consiglio regionale sull'alta velocità fiorentina, dopo la comunicazione dell'assessore toscano ai trasporti Vincenzo Ceccarelli. Tommaso Fattori, capogruppo Sì Toscana a sinistra, ha esortato a "non perdere tempo a studiare un nuovo tunnel" perché "il fallimento dell'idea dell'alta velocità è sotto gli occhi di tutti" ed è pertanto "giunto il momento di porre fine all'agonia dei trasporti fiorentini". La situazione del nodo ferroviario di Firenze, ha aggiunto ancora Fattori, "è profondamente mutata" e "sono evidenti gli enormi ritardi ed i costi sostenuti. Per Giacomo Giannarelli (M5S), "una cosa è certa, per ora è colpa vostra - ha detto rivolgendosi ai banchi del Pd -, non siete stati in grado di gestire questa opera pubblica. I danni che avete provocato con le vostre politiche non sono purtroppo recuperabili, quantomeno non a breve. Inoltre sono stati sprecati molti soldi". Per Giannarelli "occorre fare una valutazione di impatto ambientale. Quel progetto è una follia e uno sperpero di denaro dei cittadini. Noi diciamo queste cose da anni. Un'amministrazione seria avrebbe chiesto scusa". Jacopo Alberti (Lega Nord), ha affermato che "sul caso dell'Alta velocità la maggioranza è un po' come il personaggio di Oronzo Canà nel film L'allenatore nel pallone, in cui l'allenatore voleva far giocare la sua squadra secondo un modulo che nel calcio, semplicemente, non esiste. Gli allenatori sono Rossi, Renzi ed oggi Nardella, e nel pallone c'è il Pd, che prima si chiamava Pds e poi Ds, che ha gestito questa vicenda". Per questo Alberti ha invitato il Pd "ad alzare bandiera bianca" ed a "portare i libri in tribunale e dichiarare il fallimento di questo progetto" perché "sulla questione Tav mi auguro che al più presto venga nominato un commissario".
Giovanni Donzelli (capogruppo Fdi), ha affermato che "in realtà, quando si parla dell'alta velocità fiorentina, si ragiona non delle soluzioni migliori, ma delle divisioni interne al Pd" perché "tutto è dettato non dalle necessità dei cittadini ma dagli interessi di parte". E ancora: "Semplicemente non voglio che Firenze crolli a causa dell'alta velocità ferroviaria". Stefano Mugnai (capogruppo Fi), ha sottolineato di non essere "affascinato dalla teoria del complotto, ma in tutti questi anni chi ha governato la Regione e Firenze è sempre lo stesso partito. Da molti anni avete una cultura dell'autosufficienza nell'analisi delle situazioni e delle soluzioni messe in campo. Non riuscite mai ad arrivare a nulla. La vicenda del sottoattraversamento fiorentino rappresenta il fallimento di due generazioni di dirigenti del Pd". Per Leonardo Marras (capogruppo Pd), "dire che c'è stata assenza di partecipazione in questa vicenda, è fuori luogo" e ha messo in guardia sul "pericolo di rimettere indietro le lancette dell'orologio" perché "questo è qualcosa che davvero ci preoccupa". Questo il concetto di Marras: "Il primo interesse è usare bene Firenze per tutti i cittadini e di chi ci viene a lavorare. Non dobbiamo essere la Toscana dei gamberi, che fa passi indietro, ma la Toscana che programma, che certo corregge, ma guarda avanti e allo sviluppo". (ANSA)
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