Un botta e risposta infuocato, con minaccia di azioni legali, è quello che si è consumato tra Fratelli d'Italia e l'assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi. Motivo del contendere: una missione istituzionale a Parigi.
Infatti questa mattina Francesco Torselli e Alessandro Draghi, rispettivamente capigruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Toscana e a Palazzo vecchio, hanno pubblicato sulle loro pagine Facebook un video denuncia in merito alle spese istituzionali dell’assessore Sacchi.
L'ACCUSA - “Nel gennaio del 2020 il sindaco Nardella e l’assessore Sacchi hanno fatto un viaggio istituzionale a Parigi - spiegano Torselli e Draghi nel video - I due, però, hanno ospitato una terza persona, che non fa parte dello staff né del sindaco né dell’assessore. Questa persona è stata ospitata in albergo dall’assessore Sacchi, che ha prenotato una camera doppia e pagato una doppia tassa di soggiorno. Il problema è che il pernottamento di quest’altra persona è stato messo in conto al Comune di Firenze”, proseguono Torselli e Draghi. “Ci rivolgiamo all’assessore Sacchi - concludono nel video - o lei ci giustifica perché i contribuenti fiorentini hanno dovuto pagare il pernottamento a Parigi di una persona che niente ha a che fare con il Comune di Firenze, oppure si dimetta”.
L'ASSESSORE: "AZIONE LEGALE A MIA TUTELA" - La replica dell'assessore non si è fatta attendere. In una nota di Palazzo Vecchio si precisa che "in merito a notizie di stampa e social su una missione istituzionale dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi a Parigi che si è svolta nel gennaio 2020, l’assessore dichiara che nessuna spesa che non rientrasse specificatamente nella missione è stata addebitata al Comune di Firenze".
“Voglio precisare - sostiene Sacchi allegando la documentazione – come le spese aggiuntive relative al mio ospite, ovvero le spese di differenza tra uso singola e doppia, siano state sostenute da me attraverso il mio conto corrente personale come si evince dal bonifico allegato (CRO 06857344505 del 07/02/2020) e come avevo richiesto espressamente e anticipatamente via mail (mail del 20/01/20 ore 18.40) - prosegue Sacchi -. I soli costi del pernottamento mio e di nessun altro sono a carico del Comune. In tutti gli anni di lavoro presso la pubblica amministrazione non mi è mai capitata una accusa infondata di tale gravità".
"Ho appuntamento già oggi pomeriggio con il mio legale - conclude l'assessore - per tutelarmi con ogni eventuale azione opportuna nei confronti di tutti i responsabili. Non posso tollerare che accuse di questo tipo sul mio conto possano essere lasciate correre”.
"In riferimento alle notizie diffuse oggi su stampa e social media in merito a presunte spese indebite dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi durante una missione istituzionale a Parigi a gennaio 2020, l’amministrazione comunale ha dato mandato all’avvocatura affinché tuteli in ogni sede opportuna il Comune da affermazioni false e ritenute lesive dell’immagine e dell’operato dell’amministrazione stessa". Lo afferma una nota di Palazzo Vecchio.
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