Saranno abbattute il 16 settembre la piscina e la terrazza della Rari Nantes Florentia di Firenze, storica societa' sportiva nata nel 1904 sulle rive dell'Arno, dove generazioni di fiorentini hanno imparato a nuotare e che, negli anni, ha 'allevato' grandi campioni della pallanuoto e del nuoto. La decisione, presa dalla Provincia con un'ordinanza, sta creando allarme e polemiche in citta'. L'immobile sorge su un terreno demaniale sulle sponde del fiume: gia' nel 1998 il Demanio, iniziando una lunga battaglia giudiziaria, ne aveva chiesto la liberazione e il ripristino dell'area. Le strutture, tempo fa anche 'sigillate' e poi riaperte, non rispetterebbero le norme di sicurezza idraulica che risalgono a un decreto regio del 1904. Con 9 scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Len nella pallanuoto, 22 atleti campioni nel nuoto e 7 titoli nei tuffi, si legge sul sito, la Rari e' la societa' sportiva piu' titolata in Toscana. Nell'ordinanza della Provincia si parla di ''perdurante inadempimento da parte della Rari Nantes'' che non ha rilasciato le aree e demolito le strutture, e ''si rende necessario procedere all'apprensione dell'immobile mediante sgombero coattivo'' a settembre. Sempre nei giorni scorsi il presidente della Provincia Andrea Barducci (Pd) ha ricevuto, insieme con altri amministratori, un avviso di garanzia, nel quale gli viene contestata la responsabilita' per la mancata demolizione. La questione, grazie all'ex vicesindaco di Firenze, oggi deputato del Pd, Dario Nardella, e' approdata sui tavoli del ministero dello Sport. Barducci, criticato dai rappresentanti del Comune, in una nota ha replicato dicendo di trovare ''la situazione paradossale. Prima la procura mi notifica un avviso di garanzia perche' finora la Provincia non aveva fatto demolire la piscina, e appena la Provincia si muove nel rispetto della legge, alcuni rappresentanti del Comune mi attaccano in modo cosi' pesante''.
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