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domenica, 27 gennaio 2013 - 04:07
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Basilica di San Lorenzo

Michelangelo emulo di Leonardo: restauro svela segreto

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Michelangelo emulo di Leonardo, che si ispiro' ad una complessa figura geometrica, una speciale sfera ideata dal genio di Vinci, per realizzare una delle sue opere meno note, il 'coronamento' (1525) della lanterna progettato su commissione di Papa Leone X, che era collocato sulla cupola della Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo a Firenze. L'ispirazione che lega i due artisti e' stato scoperta durante i lavori per il restauro architettonico della cupola, che ha comportato la rimozione del 'coronamento'. Lo studio ravvicinato di uno tra gli oggetti meno noti della creativita' michelangiolesca ha fatto emergere particolari e caratteristiche salienti, compresa la dipendenza tra alcuni disegni geometrici di Leonardo e la figura progettata da Michelangelo. Il poliedro, che Vasari descrisse "a settantadue facce", in realta' ne ha solo 60, triangolari, impostate sugli spigoli di un dodecaedro, formando cosi' un solido con 12 piramidi a base pentagonale, chiamato ''Duodecedron elevatus solidus''. Un poliedro simile si trova rappresentato nel manoscritto di Luca Pacioli ''De Divina Proportione'', che contiene anche 60 disegni derivati dagli originali di Leonardo. Vincenzo Vaccaro, funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici che per anni ha studiato il significato di questa forma cosi' singolare e unica, ha affermato: ''Quello del 'duodecedron elevatus solidus', eseguito da Leonardo, essendo costruito con triangoli equilateri sembra somigliare ad una mazza ferrata". "In realta' - ha aggiunto - sono 12 piramidi pentagonali che nascono dalle facce pentagonali del dodecaedro. La forza insita nell'etere, nello spazio di cui il dodecaedro e' il simbolo, che tenta di espandersi, di emergere in tutte le direzioni. Ma questa immagine e' troppo lontana da quella nota e rassicurante della sfera che tutto comprende ed include". "Tuttavia - conclude - Michelangelo condivide l'immagine di forza e di espansione dell'originale disegno di Leonardo, ma la nasconde usando triangoli isosceli che danno alle piramidi pentagonali un'altezza minore e fanno somigliare il poliedro ad un cristallo che amplifica e scompone la luce". Vaccaro illustrera' gli esiti della sua ricerca in un saggio che uscira' a marzo nel catalogo per la mostra ''Nello splendore Mediceo. Papa Leone X e Firenze". Dunque, Michelangelo progetto' di porre sulla lanterna della Sagrestia Nuova, a compimento della tomba dei giovani principi di casa Medici, un 'coronamento' composto da vari elementi, il piu' vistoso dei quali e' un solido pressoche' sferico. In realta', come e' emerso dal restauro, si tratta di due semisfere sfaccettate a triangoli, sovrastate da una pesante croce a scatola che poggia su un nodo decorato, una sorta di anello, sotto il quale vi e' una lamina a tronco di cono da cui partono otto fasce che terminano con teste di leone. "Finalmente possiamo ammirare da vicino quella che il Vasari defini' una 'palla a 72 facce' e che invece si rivela un corpo regolare di complessa e sofisticata costruzione corredato di simboli civici trionfali quali la corona d'alloro e i leoni 'marzocchi' - sottolinea la soprintendente del Polo museale fiorentino, Cristina Acidini - E' splendida l'invenzione di Michelangelo, ma sara' anche stimolante per ristudiare il Piloto, valente artefice nonche' personalita' eccentrica e scomoda, se e' vero che fu ucciso per la sua maldicenza''.

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