Si è svolta a Firenze, in Palazzo Vecchio, la cerimonia di consegna degli attestati ai 18 parchettisti (altri 3 stanno completando il percorso) che hanno partecipato al progetto REG.E.A., il primo in Italia a certificare le buone pratiche nelle operazioni di posa in opera del parquet. Sono intervenuti il vicesindaco Dario Nardella, il presidente Q4 Giuseppe D'Eugenio, il segretario per Firenze e Prato di Casartigiani Anna Sacristano, il presidente Anpp Simone Biagiotti, il Consulente Tecnico Mauro Errico e il segretario Adiconsum Toscana Enrico Sandrini.
«Sono orgoglioso che Firenze sia la prima città in Italia a sperimentare questa forma di certificazione – ha detto il vicesindaco di Firenze, Dario Nardella –. In un momento di crisi economica come quello attuale, la strada giusta per ripartire è proprio quella che passa dalla qualità e dalla tutela del consumatore».
«Questo progetto – ha detto Anna Sacristano – punta a raggiungere più traguardi: tutelare i consumatori, rilanciare l’attività di parchettista e qualificare gli operatori del settore». Obiettivi fondamentali in un ambito, quello della posa di pavimenti in legno, il cui potenziale sviluppo è spesso limitato proprio dal timore dei clienti di non ottenere i risultati desiderati.
A ricevere l’attestato, in Palazzo Vecchio, anche una donna, che è diventata così la prima artigiana certificata in Italia. Si tratta di Katia Stampini, 40 anni, nata a Padova ma residente a San Giuliano Terme (Pisa). Laureata in economia e legislazione d’impresa, con dieci anni di lavoro in banca con un contratto a tempo indeterminato, Katia ha fatto una scelta decisamente controcorrente, rassegnando le dimissioni quattro anni fa per dedicarsi alla posa di parquet. Oggi ha una ditta individuale e gli affari vanno bene. «Mi sono appassionata vedendo come lavorava il mio compagno – racconta – da tempo attivo nel settore. Oggi ognuno di noi ha la propria attività, ma ci scambiamo idee e consigli. Al momento, quello di parchettista è un lavoro scelto soprattutto dagli uomini, ma richiede anche alcune caratteristiche tipicamente femminili: le donne, forse più lente nella posa, sono infatti molto più precise». Katia punta a lavori “di nicchia”, cercando di realizzare pochi pavimenti ma di altissima qualità. «Credo molto nella formazione – spiega – per questo mi sono iscritta al corso REG.E.A. Un’esperienza che mi ha arricchito molto professionalmente».
Il corso per parchettisti professionisti, della durata di 180 ore, è stato realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Chimica e di Scienze e Tecnologie Ambientali. Al termine delle percorso formativo sono state effettuate prove tecniche e pratiche, poi oggetto di valutazione da parte di Certiquality che ha assegnato il Certificato di conformità al disciplinare, requisito necessario per l’iscrizione al registro REG.E.A.
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