L'XI edizione del ''Premio Citta' di Firenze sulle Scienze Molecolari'' e' stata assegnata allo scienziato e medico Pier Giuseppe Pelicci, condirettore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano e professore di Patologia presso l'Universita' degli Studi di Milano. La manifestazione, che vuole essere un tributo della citta' di Firenze al mondo scientifico e all'impegno dei ricercatori per rendere migliore il futuro, e' promossa dalla Societa' Chimica Italiana, dalla Fondazione Sacconi, dal Centro di Risonanze Magnetiche (Cerm) dell'Universita' di Firenze e dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Il prestigioso riconoscimento - ideato dal fondatore del Cerm Ivano Bertini, recentemente scomparso - valorizza, questa volta, uno scienziato italiano dopo aver premiato una lunga serie di studiosi stranieri: una dimostrazione, osservano i promotori del premio, che anche il nostro Paese, nonostante tutte le difficolta' che sta attraversando, e' capace di esprimere eccellenze di livello internazionale. ''Pelicci - ha spiegato, infatti, Lucia Banci, membro del Comitato Scientifico e attuale direttore del Cerm - e' stato un pioniere nell'attuale sfida della ricerca sul cancro, e ha ottenuto risultati di grande rilievo scientifico, particolarmente nell'applicazione delle nuove conoscenze a reali benefici per il paziente e, in ultima analisi, nello sviluppo di terapie basate sulle caratteristiche genetiche della persona e del tumore (Medicina Personalizzata)''. ''Pelicci - ha aggiunto Banci - e' balzato agli onori delle cronache internazionali per la scoperta del gene della longevita' (p66Shc) che ha cambiato la nostra percezione dei processi d'invecchiamento e delle malattie ad esso associate, come i tumori. In precedenza lo scienziato aveva fornito contributi originali e innovativi allo studio di alcune forme di leucemia e aveva dimostrato i meccanismi molecolari che portano una cellula staminale normale a trasformarsi in una cellula staminale del cancro. Attualmente, Pelicci sta studiando come l'ambiente e gli stili di vita possono influenzare il patrimonio genetico di un individuo, e quindi il suo stato di salute o malattia''. ''Questo Premio - ha osservato a sua volta Claudio Luchinat, anch'esso membro del Comitato Scientifico - e' ormai ritenuto uno dei piu' prestigiosi a livello italiano e continua a proporsi come un'occasione qualificata per sollecitare l'attenzione sull'importanza della ricerca scientifica per la crescita del Paese e un richiamo a politici e amministratori sulla necessita' di investire nella ricerca e in strutture per la ricerca''.
L'edizione di quest'anno, ha aggiunto Luchinat, e' anche ''un'occasione per ricordare il professor Bertini che e' stato l'instancabile animatore del premio e ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo, non solo a Firenze, di ricerche e di infrastrutture di assoluta avanguardia''. ''Sono molto felice per il riconoscimento alla qualita' della ricerca genetica e oncologica dell' dell'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) e del professor Pier Giuseppe Pelicci in particolare. Il premio Citta' di Firenze a Pier Giuseppe Pelicci sottolinea l'eccellenza di Ieo nella cura e nella prevenzione''. Sono state le parole di Mauro Melis, amministratore delegato di Ieo e del Centro Cardiologico Monzino. Ha commenta Umberto Veronesi, direttore scientifico di Ieo: ''La ricerca e' la vera speranza per le terapie e la prevenzione, senza ricerca la medicina non puo' progredire. L'attivita' di Pier Giuseppe Pelicci aiuta tanti pazienti: i risultati delle nostre ricerche si trasformano rapidamente in benefici per le persone che si rivolgono a noi per la cura e la prevenzione. Sono felice e fiero per il premio che Pier Giuseppe Pelicci meritatamente riceve''.
''Il Premio Citta' di Firenze e' un pezzo di quella importantissima eredita' lasciata da Ivano Bertini, insieme alla sua vasta attivita' di ricerca e produzione scientifica e al suo Centro di Risonanza Magnetica; un premio di assoluto prestigio perche' negli anni lo hanno vinto personalita' scientifiche di grande livello, come lo e' il professor Pier Giuseppe Pelicci, pioniere di una delle nuove frontiere della ricerca oncologica: le terapie basate su caratteristiche genetiche della persona e del tumore''. Lo ha detto Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega alla ricerca scientifica. ''Quella contro il cancro - ha aggiunto Targetti - e' una battaglia che ha bisogno di tutti i mezzi necessari, perche' in Toscana ogni anno ci sono 25 mila persone che si ammalano di tumore e 11.500 che ne muoiono. I grandi progressi negli ultimi decenni hanno ridotto la mortalita' per alcuni diffusi tumori, come il tumore della mammella: ma molto rimane da fare per ridurre le sofferenze legate a queste malattie e la ricerca e' la risposta piu' importante''. La cerimonia di premiazione si e' tenuta oggi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Dopo i saluti della vice presidente della Regione Toscana Stella Targetti e del presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, Jacopo Mazzei, presidente dell'Ente Cassa di Firenze e presidente del Comitato promotore, ha consegnato il premio a Pier Giuseppe Pelicci, che ha tenuto poi una conferenza sul tema ''Medicina genomica e terapie personalizzate''. E' seguita una tavola rotonda, presieduta dal preside della Facolta' di Medicina dell'Universita' di Firenze Gian Franco Gensini, nella quale e' stato analizzato e discusso il ruolo e l'impatto determinante della ricerca a livello molecolare per le attuali sfide dalla medicina. Sono intervenuti Gianluigi Condorelli, direttore del Dipartimento di Biomedicina del Cnr; Massimo Casciello, direttore Generale del Ministero della Salute; Maurizio Guidi di Assobiotec; e Marco Masi, direttore del Dipartimento Ricerca della Regione Toscana. Ha concluso il rettore dell'Universita' di Firenze Alberto Tesi.
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