Stragi di Parigi, Betori: "Colpito l'occidente, ma anche l'islam non totalitario"

"La demolizione della nostra identità è l'obiettivo di questa guerra che colpisce l'occidente cristiano ma anche le stesse forme dell'islam che non si lasciano assimilare a questa ideologia totalitaria".

Lo ha detto l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, commentando la strage di Parigi, nell'omelia pronunciata ieri sera nella cattedrale di Santa Maria del Fiore.

Riprendendo le parole del Vangelo, Betori ha spiegato che Gesù sembra rivolgere "uno sguardo impietoso ma realistico della condizione dell'uomo nel tempo, anche in questi nostri tempi". "Ne soffriamo in particolare proprio in questi giorni, ancora una volta insanguinati, e questa volta vicino a noi - ha proseguito -, dall'efferata volontà di distruzione di chi si lascia trascinare da una visione fondamentalista e si fa scudo della religione per imporre disegni di potenza e di dominio del mondo. Una degenerazione della religione che è bestemmia di Dio, come ha ricordato il Papa". Ma nella società, ha proseguito, i cristiani hanno comunque il compito di non svilire la loro identità, "come fa chi vuole nasconderla, quando coltiva l'abbaglio che l'incontro con l'altro sia da ricercare annullando le diversità, nella confusione dei volti, e non invece nel riconoscimento che la vera convivenza fraterna è il frutto di una reciprocità che presuppone la conoscenza e la serena testimonianza di ciò che si è, della nostra storia e del nostro presente".

"Sia detto questo a tutti gli educatori che pensano che per coesistere tra diversi occorra occultare la realtà e non invece insegnare a comprendersi e ad accogliersi ciascuno per ciò che si è", ha concluso commentando il caso della visita alla mostra di arte sacra 'Bellezza divina' a Palazzo Strozzi che sarebbe stata negata ad alunni di una scuola fiorentina. "Educare non significa negare ma aiutare a leggere il reale" ha aggiunto Betori.