Tutto quello che avreste voluto ascoltare dalla PFM potrete farlo mercoledì 3 maggio all'Obihall di Firenze nell'All the Best Tour di Franz Di Cioccio e compagni. (ore 21 – biglietti posti numerati da 35 a 22 euro - www.bitconcerti.it - www.obihall.it).
Uno spettacolo carico di energia e adrenalina che attraversa tutte le epoche della PFM, dagli esordi ai brani di “PFM in Classic”, ultimo, ambizioso, progetto che abbraccia due mondi distinti ma non distanti: la musica classica e la musica contemporanea. Non mancano brani dall’esperienza con Fabrizio De André, ed è una dedica che ci sta tutta: proprio in questo teatro fiorentino, nel 1979 (all’epoca si chiamava Teatro Tenda), fu registrato l’album live “Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM”.
Il suono della Premiata era, ed è tutt’oggi, un marchio di fabbrica, quasi a sottolineare quel lungo nome distintivo di una capacità artigiana nel concepire e trattare le note, la musica e gli arrangiamenti. Mai un disco uguale al precedente, ma una lunga evoluzione nel tempo a venire che cambiava insieme a mode e modi di suonare. La ricerca costante sostenuta dalla poliedricità dei linguaggi, ha spinto PFM a maturare uno stile inconfondibile, capace di far apprezzare la musica italiana in campo internazionale al di là della sua tradizione melodica.
A conferma della dimensione internazionale della band, l’anno scorso la prestigiosa rivista inglese Classic Rock ha inserito la PFM al cinquantesimo posto nella classifica di migliori artisti di tutti i tempi mentre Rolling Stone UK ha eletto “Per un amico” tra i primi 20 album del rock progressive a livello mondiale.
La PFM torna a calcare i palchi italiani dopo un tour mondiale che ha toccato Londra, Los Angeles, New York, Quebec City, Montreal, Buenos Aires, Santiago del Cile. E ancora, all’ultima Cruise to The Edge - la crociera capitanata dagli Yes che vede a bordo le più grandi prog band del mondo – c’erano anche loro mentre a settembre è all’orizzonte un nuovo tour europeo.
Quando nel 1971 usci il primo 45 giri dell Premiata Forneria Marconi, un suono nuovo percorse la Penisola. Qualcosa di epico e nel contempo di ancestrale, riuscì a scuotere l’ascoltatore dal profondo, proiettandolo in un nuovo mondo musicale dove la canzone lasciava spazio agli strumenti, ai suoni e all’immaginazione. Era nata una stella, la musica italiana cambiava passo e si affacciava nella grande avventura del rock progressivo.
PFM da quel debutto è stata capace di affermarsi, misurandosi con i grandi nomi dell’epoca. La troviamo in classifica su Billboard nel 1974, nei referendum dei migliori musicisti e gruppi, protagonista di una lunga serie di tour, concerti (circa 6.000) e grandi eventi che l’ha portata sui palchi di tre continenti.
Formazione: Franz Di Cioccio (voce e batteria) – Patrick Djivas (Basso) – Lucio Fabbri (violino) – Marco Sfogli (chitarra) - Alessandro Scaglione (Tastiere) - Alberto Bravin (seconda tastiera e voce) - Roberto Gualdi (seconda batteria)
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