Investire grazie al trading online, divenuta oggi la principale forma con la quale collocano i propri soldi i risparmiatori, richiede soventemente l’applicazione di diverse strategie, al fine di poter cogliere le molteplici opportunità che offrono i mercati finanziari. Un errore che commettono i novelli o poco esperti del trading online è quello di ricorrere all’utilizzo di un’unica strategia, una modalità che viene altamente sconsigliata, viceversa, dai trader più avveduti ed esperti. Fra le tante presenti nel mondo del trading, oggi andremo ad analizzare la strategia Martingala, che viene utilizzata, di frequente, non solo nel mondo del trading.
Questo metodo di investimento è, tutto sommato, abbastanza semplice e lineare, certamente meno complesso di altre strategie presenti nel mondo del trading online. La Martingala è un sistema di progressione negativa, che suggerisce di aumentare le dimensioni di una posizione dopo una perdita, suggerendo, addirittura, di raddoppiare l’esposizione su quel determinato titolo o asset. Questo tipo di strategia si manifesta quando non si hanno aspettative e si ipotizza che esistano almeno il 50% di probabilità che si possa manifestare. La filosofia della Martingala è la seguente: raddoppiare l’esposizione su un titolo, indice o asset quando si manifesta una perdita, in modo da poter tornare il più rapidamente possibile al pareggio e, in un lasso di tempo più lungo, al raggiungimento degli obiettivi originariamente prefissati.
Non tutti gli esperti del trading online, però, vedono di buon occhio questa strategia: ad esempio, tradingveloce.it consiglia di stare alla larga dalla Martingala. Un asset dove viene applicata la Martingala è sicuramente il Forex, il mercato maggiormente apprezzato dai trader ed il più liquido del panorama internazionale, grazie agli oltre 4 miliardi scambiati quotidianamente. Questo mercato è, con ogni probabilità, quello che meglio si presta alla strategia Martingala, in quanto consente di definire il livello di prezzo al quale si possono raccogliere dei guadagni od arginare le perdite. Per sfruttare il Martingala, specie nel mondo del Forex, bisogna prendere spunto da altri indicatori del mondo dell’analisi tecnica: il più congeniale, in tal senso, è l’RSI, ovvero Relative Strenght Index, che consente di capire se una determinata coppia di valute stia vivendo un trend rialzista o ribassista.
Il Martingala, per quanto ovvio, si innescherà qualora il valore dell’RSI sia ribassista, ovvero, in termini numerici, inferiore a 30. Questo sistema, però, rischia, in alcuni casi, di ampliare le perdite, in quanto si continua ad aumentare l’esposizione in una determinata coppia, anche in una fase in cui la prudenza dovrebbe avere la meglio sulla mera strategia statistica fornita dalla Martingala. Essa, infatti, costruisce la propria filosofia sulle perdite, spesso un “no-sense” in ambito finanziario, dove viene richiesto, in primis, di gestire oculatamente e con una visione prospettica positiva i propri risparmi. Alcuni trader, anche se sono fin qui la minoranza, affermano che in alcuni casi, e per cifre non troppo elevate data la rischiosità di questa strategia, il Martingala abbia fornito dei frutti positivi.
D’altro canto, il Martingala ben si presta ad operazioni profittevoli di piccole dimensioni, tenendo ben presente il rischio, non raro, di far fronte ad un’unica perdita catastrofica: se il trend è costantemente negativo, questa strategia, che prevede il raddoppio dell’esposizione, rischia di ampliare le perdite piuttosto che consentire un rapido rientro della somma investita. Ed è per questo motivo che, qualora la si volesse adottare, è opportuno darsi delle regole in termini temporali ed economici, onde evitare, in qualche circostanza, di incorrere in ingenti perdite. In conclusione, questa strategia è da adottare solo ed esclusivamente se si ha grande dimestichezza dei mercati e una conoscenza certamente non superficiale del mondo dell’analisi tecnica, oltre ad essere indicata a trader speculativi che si accontentano di guadagni contenuti in un breve lasso di tempo.
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