Ecco le principali dichiarazioni di Sinisa Mihajlovic alla vigilia di Fiorentina – Lazio. La squadra Gigliata è ad un punto dalla vetta della Classifica di Serie A e per domenica è previsto un Franchi con oltre 25.000 spettatori.
“Che Lazio ho visto in Europa League? - I biancocelesti non meritavano di perdere, non so come hanno fatto a perdere, con questa sconfitta immeritata avranno voglia di riscatto e cercheranno di ottenere un risultato positivo, anche perché fuori casa la Lazio dà il meglio di sé. La partita è importante sia per loro, sia per noi. Ho detto ai ragazzi di scordarsi le partite passate, ma dobbiamo confermarci. Domani sarà il primo esame di maturità e non dobbiamo sciuparlo, ma sarà molto difficile. Confido nel supporto del pubblico, con l'aiuto dei tifosi potremo portare a casa la vittoria”.
“La formazione? - Non ho ancora deciso, ho 2-3 dubbi che risolverò domattina. Non ho mai nascosto di essere tifoso della Lazio, ma sicuramente domani cercherò in tutti i modi di vincere. L'anno scorso la partita con gli aquilotti fu uno dei punti più bassi, ma oggi sono cambiate molte cose: i giocatori e il carattere degli stessi. Sappiamo qual è il nostro obiettivo ed anche i tifosi hanno fatto la loro parte dando una spinta ai giocatori con la contestazione che fecero dopo quella partita, hanno avuto ragione, è stata una contestazione civile; da quel momento la Fiorentina è cambiata, quest'anno ancora non siamo a niente, anche se siamo partiti bene, dobbiamo lasciare sempre il cuore sul campo, in questo modo non saremo soggetti a critiche”.
“Il modulo tattico? - Non c'è differenza tra partite in casa ed in trasferta, sono sicuro che chi va in campo darà il massimo, ma come ho detto devo ancora decidere”. “Questa è stata una settimana serena, ci siamo allenati bene, anche se c'è stato qualcuno che ha avuto un po' di febbre. Klose? - Ha il gol nel sangue, è veloce ed aiuta in fase difensiva, ma la Lazio non è soltanto Klose, ci sono tanti altri campioni, il loro reparto migliore, in ogni modo, è l'attacco, ma conosciamo i loro punti deboli – prosegue – per bloccare 'il profeta' Hernanez dovremo fare attenzione. Reja è un ottimo allenatore e non capisco come mai lo contestino, certo che Roma è una piazza particolare, il suo unico neo, forse, è che non ha mai vinto il derby, gli auguro di vincerlo. È una persona tranquilla, se fossi stato al posto suo quando è stato espulso e sedeva in tribuna (in occasione dell'Europa League, ndr) avrei reagito diversamente alle provocazioni dei tifosi”.
“Behrami? - Ha una mentalità che, grazie anche al suo passato, lo ha aiutato a formare un carattere fortissimo, lui non molla mai, quando la squadra diventa moscia, sprona i compagni, senza di lui sarebbe un'altra Fiorentina; è diventato un punto di riferimento per i miei giocatori e non parla mai a vanvera ed oltretutto è una persona diretta, umanamente mi riconosco in certi suoi aspetti; come cattiveria agonistica – conclude - mi ricorda Almeyda”.
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