"Solito copione, ogni anno la società fa utili facili grazie a costi operativi pagati e garantiti in bolletta oltre il reale livello di spesa, e con investimenti sulla carta pompati per ottenere una remunerazione economica, proprio quello di cui il referendum nel 2011 avrebbe dovuto sancire l’abolizione".
Così il capogruppo in Consiglio Comunale di Firenze Riparte a sinistra Tommaso Grassi. "La strategia - spiega -è tanto semplice quanto lontana dai bisogni della cittadinanza e del personale che lavora nella società: aumentare gli utili arrivando da un lato a ridurre all'osso le spese per la manutenzione ordinaria, dall'altro persino a fare investimenti superiori al milione e mezzo di euro come accaduto quando è stata approntata la sala dispacciamento in Via Villamagna con tanto di inaugurazione in pompa magna a cui mancava solo Renzi, per poi cambiare i programmi spostando il personale amministrativo presso l'impianto dell'Anconella dove sarebbe quantomeno consigliato, per la presenza di aree a rischio inquinamento, far stare solo personale tecnico.
Si potrebbe discutere se e dove sono gli amministratori nominati dai Comuni e che dovrebbero garantire almeno l'uso oculato di risorse pubbliche e non l'abuso da parte dei privati, ma adesso che viene messa a rischio la salute e compromessa la sicurezza in cui operano i dipendenti attendiamo risposte puntuali: prima le dispersioni di gas inquinanti nei mesi scorsi e adesso puzzo e miasmi insopportabili dal personale che per la dirigenza aziendale non meritano alcuna attenzione. Ci sembra che il Presidente abbia già abbastanza grattacapi in Publiacqua per questa estate che non vorremmo fosse resa ancor più rovente - conclude - perché non si è prestata attenzione sufficiente alla notizia di rischi per la salute del personale in servizio".
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