La contraffazione italiana è di gran qualità. Questo è quanto emerso dalle operazioni della Guardia di Finanza del Gruppo di Firenze. I finanzieri hanno scoperto una società nei pressi di Campi Bisenzio dedita alla produzione di borse pregiate in pelle e in coccodrillo, recante il marchio della nota casa francese Hermes. I prodotti originali arrivano a costare 30 mila euro, il "falso d'autore" circa la metà, con notevoli ritorni economici per il contraffattore, un italiano di 57 anni denunciato all'Autorità Giudiziaria per produzione e commercio di prodotti falsi. Sequestrate dai finanzieri 48 borse, più diverso materiale di primissima qualità, necessario alla realizzazione dei prodotti, per un valore commerciale stimato oltre il milione di euro. Gli stessi periti delle casa francese hanno trovato notevoli difficoltà nel constatare la non autenticità dei manufatti, l'unico elemento che ha consetito di riconoscere le borse come falsi è che la Hermes non ha mai avuto rapporti con la ditta di Campi Bisenzio. Se quindi il mercato della contraffazione di massa, effettuta con materiali scadenti, è in mano ai cinesi, la contraffazione di qualità è saldamente in mano italiana, che impiega materie prime di altissimo livello, pari a quelle utilizzate dai marchi originali.
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