"Ci sono molti colleghi che hanno finito le lacrime per piangere" e "con il gesto di oggi un Paese intero si unisce intorno ai familiari delle vittime. È come se l'Italia celebrasse un grande momento di cordoglio, un funerale per coloro che, a causa dell'emergenza, purtroppo non hanno potuto avere le giuste esequie".
È quanto afferma il sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel giorno del minuto di silenzio proposto da Anci in segno di lutto per ricordare tutte le persone decedute nell'emergenza coronavirus e di solidarietà nei confronti delle loro famiglie. Le loro lacrime, aggiunge, "sono anche le nostre". Il minuto di raccoglimento, continua il sindaco, "deve farci sentire più uniti e deve far recuperare speranza: perché oggi ricordiamo i morti, ma allo stesso tempo confermiamo il nostro impegno affinché presto finisca tutto questo". Ieri, ricorda, "ho sentito il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha chiesto aiuto al nostro Comune per mettere a disposizione il forno crematorio per circa 30 salme. Abbiamo subito acconsentito, è il minimo che possiamo fare".
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