Trenta anni dopo potrebbe cambiare la data dell'ultimo delitto di coppiette attribuito finora al Mostro di Firenze, quello a Scopeti di San Casciano: non più, come finora indicato nei processi, l'8 settembre 1985, una domenica sera, ma almeno il 7 settembre.
Ne è convinto, insieme a un gruppo di esperti, il documentarista romano Paolo Cochi che a Firenze, proprio il 7 settembre, presenterà in anteprima alla stampa la visione integrale del reportage 'L'ultimo delitto del Mostro' al Museo della Preistoria di via dell'Oriuolo.
Cochi poggia la sua ricostruzione, in particolare, sulle valutazioni di alcuni entomologi e medici legali che hanno studiato le larve formatesi su entrambi i corpi delle ultime vittime, i turisti francesi Jean-Michel Kravechvili e Nadine Mauriot, e per la prima volta le condizioni cadaveriche dell'uomo. In sostanza - questa la nuova tesi che emerge negli ultimi tempi a livello di ricerca scientifica -, la formazione delle larve 'post mortem' è un indicatore tale per cui la data dell'omicidio di Scopeti va portata indietro di almeno un giorno. Un cambiamento che avrebbe riflessi notevoli sulle testimonianze e le ricostruzioni del delitto pervenute nei processi dopo le inchieste.
"Nuovi elementi scientifici sulla data dell'omicidio - spiega Cochi - cambiano completamente il panorama investigativo, rivoluzionando la versione accettata all'epoca del processo. La data deve essere anticipata almeno di un giorno, rispetto a quella espressa nel capo di imputazione. Sulla base di risultanze scientifiche il delitto non può essere attribuito alla sera del giorno 8 settembre. In base a vecchie e soprattutto nuove valutazioni da parte di esperti".
Presenti oltre all'autore del reportage, il giornalista investigativo Fabio Sanvitale, l'avvocato delle vittime francesi Vieri Adriani, Simone Montaldo direttore dell'ente 'Ophir criminology' di Roma, lo scrittore Francesco Cappelletti.
Dopo la proiezione in anteprima a Firenze, è previsto un bis a Roma il prossimo 18 ottobre 2015 al 'Terzo Convegno sul Mostro'.
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