Vento di novità in Palazzo Vecchio; il giovanissimo e promettente consigliere Tommaso Grassi cambia casacca o forse decide di farlo per continuare a essere sè stesso: il rappresentante di una forza di opposizione. E proprio con la sua comunicazione è iniziata la seduta consiliare oggi nel Salone dei Duecento, Grassi ha così reso ufficiale la sua volontà di uscire dalla lista in cui è stato eletto 'Spini per Firenze' per confluire nel Gruppo Misto che da oggi dunque sarà composto da tre elementi, Di Puccio, Pieri e Grassi. La ragione del divorzio la diversità di voto espressa sul Piano Strutturale: Spini ha votato a favore, Grassi contro. "Un atto doveroso" come lui stesso lo ha definito. "Una divergenza che parte dal voto sul Piano Strutturale basata su posizioni politiche differenti seppur ugualmente rispettabili. Ringrazio coloro che nella coalizione hanno deciso di concordare sul voto contrario al Piano Strutturale. Si parte da una divisione, anche sofferta, ma che mira a unire e non a dividere". Conclude poi con una battuta "Vogliamo costruire un'alternativa per chi a Firenze non vuol morire renziano". Grassi non dimentica il 'Maestro' e non manca di esprimergli la sua riconoscenza e stima ma aggiunge anche che la difformità per quanto rispettabile è ormai "sostanziale"; "Il Piano Strutturale - conclude - è un atto fondante per la città, significa avere una visione politica completamente diversa sul futuro di Firenze". Guarda già oltre il giovane consigliere e mette in calendario gli incontri con i Quartieri per parlare del futuro della città, appunto. L'Onorevole Spini dal canto suo si mostra piuttosto amareggiato e poco dopo la sua comunicazione così commenta "Prendo atto con comprensibile rincrescimento della decisone del consigliere Tommaso Grassi di lasciare il gruppo. Mi limito solo a ricordare che egli nel mio gruppo ha sempre avuto completa libertà di voto e di espressione".
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