Sembrava ispirato da un film di Toto' un latitante che in Toscana ha messo a segno decine di truffe nel mercato degli affitti di case: si limitava a ricevere modeste caparre e anticipi di mensilita' per un massimo di 1.600-2.000 euro a cliente, poi li lasciava tutti 'a bocca asciutta' e spariva nel nulla, ovviamente senza consegnare le chiavi ne' tantomeno gli appartamenti di cui non aveva mai avuto la disponibilita' a trattare. Alla fine, dopo aver esaminato numerose denunce pervenute nel tempo in vari posti di polizia, il personale del commissariato di San Giovanni di Firenze ha arrestato il truffatore, Giuseppe Ambrosino, 52 anni, originario di Pignataro Maggiore (Caserta). Secondo le indagini, l'uomo reperiva gli ingenui clienti tramite siti Internet, giornali d'annunci e volantini, e proponeva loro una serie di case in costruzione a Le Spianate di Altopascio (Lucca) e, a Firenze, anche la sua abitazione, peraltro 'affittata' a piu' truffati. A tutti faceva firmare contratti di locazione su modelli pre-stampati, poi spariva senza lasciare traccia. Addirittura gli sono state trovate 75 utenze diverse di telefonia cellulare perche' coi truffati usava un numero telefonico differente per ogni raggiro, poi lo sostituiva rendendosi di fatto irreperibile. Per accreditarsi si spacciava per proprietario di case o amministratore delegato di una societa' di costruzioni. Inoltre, come copertura usava il nome di una cooperativa realmente esistente, con sede in via Nazionale a Firenze, e che l'ha gia' querelato. Il truffatore riusciva ad avere le chiavi delle case in costruzione ad Altopascio e di altre in Versilia, a Lucca e a Prato, grazie ad un incarico di elettricista che si era procurato presso privati e societa' e che gli permetteva di entrare in contatto con i proprietari ottenendo di accedere liberamente agli immobili. Finora la polizia ha ricostruito in modo esatto 16 truffe, ma gli investigatori stanno esaminando una documentazione molto abbondante e ritengono che i truffati siano parecchi di piu', non solo italiani, ma anche stranieri. Quando lo hanno arrestato, in un appartamento di un amico, a Firenze vicino alla stazione di Santa Maria Novella, presso cui si rifugiava, Ambrosino ha tentato la fuga: prima ha chiesto di potersi iniettare dell'insulina, in quanto diabetico, poi ha fatto un balzo cercando di fuggire dal bagno. Ambrosino era latitante: per una serie di reati compiuti in varie parti d'Italia deve scontare nove anni in carcere. E' stato denunciato per favoreggiamento l'amico che lo nascondeva a Firenze.
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