Visto il livello di questi quarti di finale, con gare come Milan-Napoli e Inter-Lazio, il match tra Fiorentina e Roma, a livello mediatico è passato quasi sottotono. Eppure, strano a dirsi, si tratta di una sfida tra due squadre che occupano a livello di statistiche rispettivamente la quarta e la seconda posizione, in termini di trofei nazionali vinti e di secondi posti ottenuti. Perché è vero che la Fiorentina non vince la Coppa Italia dal 2001, ma ha comunque disputato la sua ultima finale nel 2014, perdendo contro il Napoli di Benitez. Anche la Roma non disputa una finale di Coppa Italia dal 2013, cioè da quella persa contro la Lazio, ma ne aveva conquistato due in successione tra il 2007 e il 2008, consolidando il suo attuale secondo piazzamento, con 9 successi e 8 secondi posti ottenuti. Così la gara che vede contrapposti gli uomini di Stefano Pioli contro la squadra allenata da Eusebio Di Francesco, ha premesse quantomeno ambiziose, come si può facilmente intuire anche dalle quote scommesse, raccontando di un confronto sulla carta apertissimo, visto che la vittoria interna della Fiorentina è data a 2.60, mentre il pareggio nei novanta minuti di gioco, è dato a 3.55. La vittoria dei giallorossi sfiora quota 2.59, con un quasi impercettibile vantaggio rispetto alla formazione di Federico Chiesa e compagni. Interessanti quote e scommesse sulla Coppa Italia 2019, che giunta ai quarti di finale continua a regalare emozioni intense in questa edizione dove accederanno alle semifinali davvero le formazioni più competitive della stagione odierna.
Del resto ci sono solo 4 punti di distacco quest’anno, in campionato, tra le due squadre, con la Fiorentina che potenzialmente è ancora in gara per raggiungere il quarto posto utile per la qualificazione in Champions League: più auspicabile però è ottenere un piazzamento utile in zona Europa League, dopo la delusione per la mancata partecipazione nella stagione 2018-2019, quando la possibile squalifica del Milan stava per aprire le porte del torneo proprio alla squadra allenata da Stefano Pioli. Momento topico anche per il campionato di serie A, visto che dopo la sofferta vittoria contro il Chievo, che ormai è una squadra completamente diversa, rispetto a quella vista nel girone d’andata, la Fiorentina dovrà ottenere risultati in gare sulla carta ostiche per motivi differenti: prima la trasferta di Udine, con l’Udinese sempre più in crisi e alla caccia di punti preziosi in zona salvezza, poi nel confronto interno contro il Napoli di Carlo Ancelotti.
Gara che promette emozioni intense, sia in termini di gioco che di sensazioni dovute in larga parte a ciò che è successo proprio l’anno scorso a Firenze. A seguire, per ricordare come la prima parte del girone non sia certo da sottovalutare ci saranno poi le sfide con l’Inter di Spalletti e la Lazio di Simone Inzaghi, entrambe da giocare in casa. Da lì in poi la stagione di serie A diventerà più definita, sia in termini di gerarchie della classifica, sia per le ambizioni europee di questa Fiorentina, che di fatto in questo momento rientra in quel folto gruppo composto da Torino, Lazio, Atalanta e Sampdoria, che rappresenta il lato sinistro della classifica di serie A, quello che più conta e può fare la differenza. Segno che è stato realizzato un lavoro di crescita sotto il profilo del gioco e della personalità da parte di Stefano Pioli e della sua rosa attuale.
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