"Il sindaco Nardella subito dopo il crollo del Lungarno Torrigiani invitò i vertici di Publiacqua a riflettere secondo coscienza sulle proprie dimissioni, e l'AD Carfì si è dimesso dopo qualche settimana.
Adesso che in base ad una relazione del gestore idrico non è più così certo che la responsabilità di quanto accaduto sia tutta di Publiacqua e che la mancata manutenzione di argini e sottosuolo, di cui sarebbe responsabile il Comune e la Città Metropolitana, abbiano inciso sensibilmente, la coscienza di Nardella cosa gli consiglierebbe? Seguirebbe la strada del rappresentante di Acea a cui aveva consigliato di dimettersi? Sarebbe pronto a dimettersi? Ci sembrerebbe un atto di coerenza imposto dall'atteggiamento stesso che il sindaco Nardella ha avuto nei confronti dei vertici di Publiacqua quando sembrava certa la responsabilità della società nel crollo del Lungarno Torrigiani." Queste le dichiarazioni del capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi insieme al consigliere Giacomo Trombi.
"Sì rendano pubbliche e trasparenti - proseguono - le relazioni delle due parti: la cittadinanza ha diritto di conoscere e sapere quali siano le responsabilità e avere a disposizione una ricostruzione di quanto accaduto, altrimenti rimarrà la solita storia all'italiana in cui nessuno ha responsabilità, tutti assolti e a rimetterci sono solo quelli che hanno avuto danni. Una situazione ancor più inspiegabile dalla gestione del Presidente Vannoni che prima è stato salvato dalle parole del sindaco Nardella che lo hanno immediatamente assolto da qualunque responsabilità, ma che poi ha commissionato e fatto trapelare una relazione tecnica che scarica ogni responsabilità sulle mancanze e carenze del manutentore del Lungarno, ossia del Comune guidato dallo stesso Nardella, tirando più o meno completamente fuori amministratori e vertici di Publiacqua . Solo una rozza strategia, quella di Vannoni, per salvare la propria persona di fronte al giudizio dei Tribunali oppure fine strategia politica?"
"Abbiamo letto atti, gli unici resi pubblici, nonostante abbiamo da mesi chiesto di avere anche la corrispondenza tra Comune e Publiacqua che non fosse atto giudiziario per capire una volta per tutte chi pagherà alla fine gli oltre 5 milioni di euro di opere che si stanno realizzando sul Lungarno Torrigiani e chi pagherà i danni alle auto e alle abitazioni: per il momento le fatture verranno pagate dal gestore idrico ma si potrà rivalere su terzi, Comune compreso. Abbiamo la strana sensazione, che speriamo non si avveri -concludono - che quei fondi necessari per la ricostruzione finiranno, nonostante le parole 'neppure un euro ricadrà sulle tariffe dell'acqua dei cittadini' pronunciate dal sindaco nelle ore immediatamente successive al crollo, o nelle bollette della cittadinanza oppure che verranno prelevate dai conti pubblici".
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