"Non accetteremo che a presiedere la nuova commissione regionale d'inchiesta sul Forteto sia un esponente del Partito democratico, che in questi giorni sta dimostrando ancora ambiguità nel far luce definitivamente sulle responsabilità nel caso Forteto".
Così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Giovanni Donzelli interviene sulla questione legata alla guida della commissione d'inchiesta sul Forteto. "Purtroppo in questi giorni abbiamo avuto modo di rimanere ancora una volta attoniti di fronte all'atteggiamento degli esponenti Pd - aggiunge Donzelli - sia in Regione, che in Parlamento: nella risposta dell'assessore Saccardi alla mia interrogazione sul dirigente che avallò il sistema Forteto, come nel muro contro l'istituzione a Roma di una commissione d'inchiesta parlamentare. Situazioni che dimostrano che un esponente del partito, che guida da quasi cinquant'anni la Toscana, non può dare la spinta giusta per far luce sulle responsabilità della politica e i suoi legami con magistrati, servizi sociali, sindacati e mondo della cooperazione".
"Il sistema di garanzie istituzionali prevede che la presidenza delle commissioni di inchiesta vada appannaggio delle opposizioni - sottolinea l'esponente di Fratelli d'Italia - e non crediamo che questa sia la situazione adatta per fare un'eccezione. Da parte nostra non c'è nessuna mira sulla presidenza - conclude Donzelli - per questo avanziamo l'idea che a presiedere la commissione-bis sul Forteto sia un esponente del Movimento 5 Stelle, l'unico partito i cui esponenti fino ad oggi non hanno mai seduto in Regione e quindi non hanno avuto a che fare con le decisioni sul Forteto".
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